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Tassi visto da Saurini: "Nuovo Baggio? A me ricorda..."

di Giuseppe Granieri

Negli ultimi giorni di agosto, con il calciomercato che stava chiudendo i battenti, l’Inter ha piazzato un colpo niente male che, in prospettiva, potrebbe rivelarsi decisivo per i prossimi quindici anni nerazzurri. Succede, infatti, che la società nerazzurra riesce a compiere il passo decisivo per l’acquisizione dal settore giovanile del Brescia di uno dei più promettenti talenti italiani: Lorenzo Tassi. FcInterNews.it ha raccolto le parole di Giampaolo Saurini, tecnico della Primavera, che conosce molto bene il giovane campioncino: ne esce fuori un profilo tecnico, tattico, caratteriale e, in chiusura, un curioso aneddoto.

Mister, quali sono i pregi di questo ragazzo?

“Cominciamo con il dire che è un classe 1995 e, da quando si allena, ha sempre giocato sotto età, dimostrando di essere precoce in tutto. Ha una tecnica eccezionale e, in prospettiva, può essere un giocatore davvero importante anche perché mentalmente è avanti rispetto ai pari età”.

La Primavera nerazzurra è sempre sotto i riflettori.

“E infatti bisognerà vedere come reagirà alla pressione che c’è a Milano: da questo punto di vista dovrà forgiarsi ancor di più nel carattere”.

In cosa dovrà migliorare?

“Deve mettere su chili e irrobustirsi: insomma, più forza e muscoli. In generale, essendo ancora molto giovane, deve completare il suo percorso di maturazione e io credo che abbia le carte in regola per arrivare dappertutto”.

Come inquadrare tatticamente questo ragazzo? 

“È un trequartista, anche se con me ha giocato da interno di centrocampo, considerato che io schiero la mia squadra con una mediana a tre”.

Come ha appena detto, Lorenzo è un ragazzo ancora molto giovane: secondo lei il passaggio dalle giovanili del Brescia alla Primavera dell’Inter è avvenuto nel momento giusto o si poteva ancora aspettare?

“Il trasferimento è arrivato nel momento giusto: Lorenzo nell’Inter può completare il suo processo di maturazione. La società nerazzurra ha investito nel momento giusto e credo che, da questo punto di vista, non ci sia squadra migliore dell’Inter”.

Ce lo descrive caratterialmente?

“È un ragazzo a posto, sempre allegro e con la battuta pronta”.

L’ha sentito recentemente? 

“Ci siamo sentiti qualche giorno fa e quello che le posso dire è che sta vivendo serenamente questo momento”.

Lo paragonano a Roberto Baggio: concorda?

“Lo accosterei, invece, al primo Javier Pastore, longilineo e brevilineo”. 

In chiusura, ci racconta un aneddoto vissuto nel corso di questi anni con Lorenzo?

“Lo scorso anno, alla prima giornata, giocavamo contro l’Albinoleffe: dalla panchina martellavo un po’ tutti, spronandoli ad usare maggior tecnica. Nelle specifico, prendevo di mira Lorenzo, bonariamente si intende, dicendogli che usava il sinistro solo per prendere l’autobus. Fortuna e caso vogliono che nel corso della stessa partita fa un gol di sinistro da fuori area e lui, mentre tutti festeggiavano il gol, è venuto a dirmi: ‘mister vede che con il sinistro non prendo solo l’autobus…’”.

 


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