Trucchi a FcIN: "Almeno due mesi per Forlan. Coutinho? Come Pato"
Quelli di Forlan e Coutinho sono stati solo gli ultimi due guai muscolari subiti in casa Inter. Tremendo il responso per l'uruguayano: per lui gli accertamenti hanno evidenziato uno stiramento di terzo grado, il peggiore. Anche per Coutinho la situazione non è rosea: lesione di secondo grado. Da valutare i tempi di recupero, ma è chiaro che per entrambi, e soprattutto per Forlan, non saranno brevi. Per fare luce sulla questione, FcInterNews ha sentito in esclusiva Luca Trucchi, preparatore atletico nerazzurro dell'era Gasperini. “Sono due infortuni ovviamente gravi”, spiega Trucchi, “anche se stilare una tabella precisa per il recupero è difficile. Ci sono tanti fattori da valutare: rieducazione, reazione dell'atleta alle terapie. Dire su due piedi quando torneranno è impossibile”.
Però una piccola casistica, soprattutto all'Inter, è possibile stilarla, visti i continui acciacchi.
“Purtroppo sì. Diciamo che per Forlan parlare di un mese e mezzo è molto ottimistico. Rispedirlo in campo in questi tempi sarebbe un risultato incredibile. Di solito, per un terzo grado, i tempi sono piuttosto lunghi, molto più di un mese e mezzo. Queste lesioni sono trattate in varie modalità: ad esempio, ultimamente molti club utilizzano i così detti 'fattori di crescita', molto efficaci per gli infortuni muscolari”.
Per Forlan, quindi, è verosimile parlare di almeno due mesi di stop?
“Ripeto: un mese e mezzo è molto ottimistico. Bisogna capire che Forlan è un giocatore 'usurato', nel senso che ha alle spalle una lunghissima carriera e anche qualche infortunio. Per questo motivo è sempre molto più delicato risolvere problemi in questo contesto, con vecchie cicatrici. Nel caso dell'uruguayano, poi, la prima cosa sarà evitare ricadute”.
Un vero peccato, soprattutto perché l'infortunio arriva dopo un match con la nazionale e non con l'Inter...
“Vero. Vi faccio un esempio: Thiago Motta. Lui è un po' come Forlan, e noi, all'Inter, sapevamo che non potevamo utilizzarlo troppo spesso, con gare ravvicinate. L'infortunio era sempre dietro l'angolo. Poi, invece, con l'Italia ha giocato due partite ravvicinate e l'infortunio è puntualmente arrivato. Io mi stupisco come le nazionali non si preoccupino e non s'informino sulla consistenza fisica di alcuni elementi”.
Oltre a quella di Forlan, è arrivata anche la tegola per Coutinho.
“E non è la prima volta che questo ragazzo si fa male a livello muscolare. A differenza di Forlan, però, Cou è giovane. Noi, con Gasp, non lo abbiamo allenato quasi per niente, tra Mondiale Under-20 e infortunio precedente. Io lo assimilo a Pato: forti muscolarmente, ma troppo fragili. In questi casi, per come la vedo io, il problema è l'eccessivo carico di gare ufficiali. Ormai non ci si allena più, ma si fa solo recupero tra una partita e un'altra. Così diventa difficile preparare il fisico o ristabilirsi totalmente da vecchi infortuni”.
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