Venerato a FcIN: "26 mln per Lavezzi. Gasp ottimo. E con Tévez-Forlán..."
L'Inter sembra un po' 'tra color che sono sospesi'. Il mercato è congelato in attesa dell'Anzhi e dell'auspicato rilancio per Samuel Eto'o. Nell'attesa, FcInterNews.it ha sentito in esclusiva Ciro Venerato, giornalista di RaiSport ed esperto di mercato. Venerato è molto vicino alle cose di casa Napoli e per questo gli chiediamo di quest'idea Lavezzi.
Ciro, quanto c'è di vero nell'indiscrezione di Lavezzi all'Inter? “Che Lavezzi piaccia a Moratti non è un mistero. Stessa cosa dicasi per Gasperini. Ma da qui a dire che andrà a Milano ce ne passa”.
Come stanno realmente le cose? “Iniziamo da un punto. Ricordate quando Mazzarri era vicino all'addio ed era quasi fatta per Gasperini al Napoli? Bene, ci fu un incontro tra De Laurentiis, Chiavelli (direttore finanziario, ndr) e lo stesso Gasperini. In quella sede si parlò a lungo di Lavezzi, con il tecnico che ci tenne a chiarire il suo pensiero: Gasperini adora Lavezzi e chiese decisamente a De Laurentiis di non cederlo. Questo per dire quanto Gasp apprezzi il Pocho...”.
In sostanza, Lavezzi cosa farà? “Io credo proprio che lo vedremo ancora con la maglia del Napoli. Mazzarri sa bene l'importanza che ha nel suo scacchiere e difficilmente accetterebbe di privarsene. Al contrario, De Laurentiis ci farebbe un pensierino se l'offerta arrivasse ai 25/26 milioni. Se Moratti lo volesse veramente, a quel prezzo Lavezzi sarebbe dell'Inter, con il Napoli che reinvestirebbe l'incasso per un uomo d'area”.
Cosa ti fa pensare che l'affare non si farà? “Prima di tutto non credo che Moratti voglia spendere tanto. In secondo luogo, Lavezzi vuole restare il leader di un gruppo come quello del Napoli e non fare il comprimario in una big come l'Inter. Il suo agente Mazzoni, inoltre, è in ottimi rapporti con la dirigenza partenopea, come dimostra l'affare Chavez. Questo è un ragazzo che ha già 24 anni, arriva dal San Lorenzo, ma ha giocato l'ultimo anno nella seconda divisione argentina. Insomma, non parliamo di un fenomeno, che arriva per meno di un milione. Credo sia più che altro un atto di cortesia per Mazzoni...”.
Arriviamo a Samuel Eto'o: come e con chi lo sostituirà Branca? “Sostituire uno come Eto'o è impossibile. Secondo me, il camerunese è l'attaccante più forte di tutti. Però questo è un momento delicato a livello economico e vederlo partire non è utopia. Inoltre, credo proprio che Gasperini voglia puntare su Milito prima punta e, da quello che ho capito, a Eto'o non stava più bene sacrificarsi ancora dopo aver vinto tutto”.
Detto di Lavezzi, si parla di Forlán e Tévez. “Senza Eto'o, servirebbero entrambi. A quel punto l'Inter potrebbe dire di non essersi indebolita dopo la cessione della sua stella. L'uruguaiano potrà dare ancora un paio d'anni ad altissimi livelli: ha grande qualità e poi è uno generoso, che gioca anche per la squadra. Tévez non si può discutere e non lo scopro certo io: magari pecca in qualche atteggiamento, ma con gente come Zanetti e Cambiasso anche lui si metterebbe in riga. Sono due grandissimi giocatori”.
Tu che conosci benissimo Gasperini, come lo vedi in questa nuova avventura? “Per prima cosa deve avere, come ogni tecnico nuovo, l'appoggio incondizionato della società. Detto ciò, vi assicuro che Gasperini è allenatore preparatissimo, che sa dare un gioco e una logica ben precisa alla sua squadra. Non credo avrà grossi problemi neppure in una grande come l'Inter se, come si spera, dirigenza e spogliatoio gli concederanno il giusto sostegno”.
Insomma, tu non sei d'accordo con chi critica aspramente il 3-4-3? “No, assolutamente, e per un semplice motivo: Gasperini è un tecnico e un uomo intelligente. Se dovesse capire che questo sistema non si adatta all'Inter, non insisterebbe e cambierebbe modulo. Tanto per essere chiari: a differenza di Leonardo, che era più che altro un motivatore, Gasperini non ha da imparare nulla da nessuno a livello tattico e di preparazione del match”.
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