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Guardiola a SM: "Vogliamo essere la squadra migliore d'Europa, se perderemo ci congratuleremo con l'Inter"

di Egle Patanè

È una vigilia diversa da quella di due anni fa? "No, simile. Avrà più gente rispetto a quella nell’immediato post Covid che c’era ancora poca gente" ha detto Pep Guardiola a Sportmediaset nella presentazione della gara di domani contro l'Inter, valida per la finale di Champions League.

Le sensazioni sono simili?
"No, sono più tranquillo di quella volta. Forse è data dalla fiducia dei giocatori, della società e di tutto il gruppo. Dovremo fare una grande partita".

Su Walker:
"Sta bene, è pronto".

C’è stanchezza dopo questa stagione?
"Sì però è una partita che giocheremo. Anche l’Inter è stanca, due squadre convintissime per questa finale quindi non c’è stanchezza. Anche perché è l’ultima dell’anno".

Ha incontrato anni fa Inzaghi in vacanza, si aspettava trovarlo qui oggi?
"In quel momento no. Né io né lui, ma il destino è questo ed è il bello della vita e del calcio, non sai mai cosa ti capita".

Opera sua se l’Inter è qui?
"Come no…(?!?) Non solo perché è in finale di Champions ma per il percorso fatto dall’Inter. Prima ha vinto lo scudetto con Conte, poi le Coppe con Inzaghi. Il calcio italiano ha dimostrato quanto è difficile: tatticamente sono bravissimi, idem in fase difensiva e nelle ripartenze… Hanno la consapevolezza che dovranno difendere novanta minuti e lo faranno, sono bravi. La qualità è lì. Ho visto questo atteggiamento nelle ultime settimane, non mi sorprende ciò che troverò".

Se il City vince entra nella leggenda e se perde?
"Saremo la seconda squadra più forte d’Europa che non è male. Ai nostri figli quando sbagliano qualcosa non dico che sono un disastro, ma penso che hanno sbagliato provandoci con tutto quello che avevano. Domani vincerà la squadra più forte d’Europa e vogliamo essere la squadra più forte d’Europa senz’altro quindi andremo lì a fare un’ottima gara".

A chi ti parla di fallimento cosa vuoi dire?
"Lo dicono tutti, quindi se lo dicono tutti forse hanno ragione. L’unico a non dirlo sono io. Se tutto il mondo dice che se non vinco la Champions League sono un fallimento lo accetto, non posso lottare con l’opinione di tutto il mondo. L’importante è essere qui. Potrei essere in vacanza oggi, ci sarò invece martedì di sicuro, ma il piacere  di essere qui a vivere queste emozioni è più grande. Dobbiamo andare in campo con la giusta concentrazione e se gli altri faranno meglio, come due anni fa, gli faremo le congratulazioni e poi andremo avanti per continuare ad esserci gli altri anni".


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