Petrovic, dir. operativo Stella Rossa: "A Milano avremmo avuto 4mila tifosi, ma la polizia italiana è severa"
Marko Petrovic, direttore operativo della Stella Rossa Belgrado, ha rivelato i retroscena della decisione di vietare le due trasferte di Champions League di Milano ai tifosi biancorossi nel corso di un'intervista a TV Prva: "Direi che la polizia italiana ha seguito la linea di minor resistenza. A causa della valutazione dei rischi per la sicurezza, è vietato l'acquisto di biglietti e l'arrivo dei tifosi. Chiediamo ai nostri tifosi di non andare a Milano". Petrovic entra poi nei dettagli: "Il blocco si riferisce ai cittadini serbi e ai cittadini di altri paesi di origine serba. A loro sarà vietato acquistare i biglietti e l'ingresso allo stadio sarà controllato. Sappiamo che i sostenitori potrebbero ottenere i biglietti attraverso altri sistemi, ma la polizia italiana controllerà anche il sistema di acquisto dei biglietti e di ingresso allo stadio. Ogni tifoso dovrà esibire un documento di riconoscimento. Facciamo appello ai nostri tifosi affinché non partano. Sappiamo che un certo numero di loro hanno acquistato biglietti aerei e prenotato alberghi. La nostra valutazione è che saranno più restrittivi all'ingresso nel Paese, cosa prevedibile. Non vogliono arrivare al punto che i serbi si riuniscamo in città quel giorno. Chiediamo loro di non uscire e di comprare il biglietto. Non potranno entrare nello stadio, la polizia italiana è severa".
Petrovic non ha nascosto però il rammarico per la decisione: "Martedì scorso abbiamo avuto un incontro con i rappresentanti della polizia italiana, dei club e della UEFA. Non ci è piaciuto il fatto che lo Zvezda sarebbe rimasto senza il supporto del club. Sarebbero stati 4mila, il settore ospiti lo avrebbero riempito. Loro vorrebbero andare, però prevale la posizione della polizia locale. Per noi non c'è possibilità di ricorrere in appello".