"Al Barça lasciai i manici della Champions sul gozzo"
Fonte: Corriere dello Sport
Nell'osservare Josè Mourinho durante la conferenza stampa che precede l'incontro di stasera tra il suo Real Madrid e il Valencia, sembra di guardare un film già visto. Nonostante i 5 gol subiti al Camp Nou e le due giornate di squalifica comminategli dall'Uefa per le autoespulsioni dell'Amsterdam Arena, lo Special One si presenta al cospetto dei giornalisti più agguerrito che mai, tornando a recitare la parte dell'assediato che abbiamo conosciuto parecchie volte qui in Italia: "Possono anche squalificarmi per tre anni. Per me le sanzioni sono una medaglia, non una punizione". Il portoghese, scatenato, non si ferma qui: "Si tratta di una squalifica storica. La verità è che esiste un regolamento per me e un altro per tutti gli altri allenatori. A loro sono permesse cose che io non mi posso neppure sognare". Perché tanto accanimento? Per rispondere Mou si affida alla saggezza degli anziani: "Mia nonna, che morì qualche anno fa, mi diceva sempre che se qualcuno prova invidia per te bisogna esserne felici. Molte persone m'invidiano e io ne sono contentissimo".
Mourinho torna anche sulla batosta subita lunedì scorso nel Clasico della Liga, dapprima parlandone serenamente: "L'analisi è molto facile: una squadra ha giocato molto bene, un'altra molto male". Poi arriva il colpo che ci si dovrebbe sempre aspettare dal tecnico di Setubal: "In passato anch'io ho fatto al Barcellona tre o quattro gol. Non vedo nulla di strano se loro ne segnano cinque. A loro sono rimasti i manici della Champions sul gozzo (chiaro riferimento all'eliminazione degli azulgrana in semifinale contro l'Inter, n.d.r.) e io devo tenermi il 5-0. Cose che capitano, se rimani nel calcio per molti anni. Spero che i miei giocatori abbiano metabolizzato la sconfitta".