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Alvarez svela: "Era quasi fatta con l'Arsenal, poi ho scelto l'Inter dopo una chiamata di Cambiasso"

di Stefano Bertocchi

Come è nato il il trasferimento di Ricardo Alvarez all'Inter nel 2011? È una delle domande a cui risponde l'argentino nella recente intervista rilasciata ai colleghi de IlPosticipo: "Quell'anno avevamo fatto una grande stagione con il Velez - ricorda il mancino di Buenos Aires -. Avevamo vinto il campionato ed eravamo arrivati in semifinale di Copa Libertadores. Si iniziava a parlare del mio trasferimento in Europa. Mi volevano tante squadre. Era quasi chiuso il mio passaggio all'Arsenal, io però sapevo di piacere all'Inter e volevo andare a Milano. La chiamata di Cambiasso mi  ha fatto capire che mi volevano. Ho scelto l'Italia. Ho detto al mio procuratore e ai miei genitori che volevo l'Inter, la squadra dei miei sogni. In Argentina era seguita tantissimo perché ci giocavano tanti nostri connazionali".

Com’è stato condividere lo spogliatoio con i campioni del Triplete?
"Era un sogno. Era pieno di campioni che avevano fatto la storia dell'Inter. È stato bellissimo. Mi hanno insegnato cosa significano l'umiltà e l'importanza del lavoro. Ho capito che dare il massimo sempre era l'unico modo per arrivare in alto. All'Inter ho vissuto un'esperienza bellissima. Avere tanti argentini come Cambiasso, Samuel e Milito ha reso tutto più semplice. Mi hanno aiutato".

Gasperini, Ranieri, Stramaccioni, Mazzarri: con chi ha legato di più?
"Al mio arrivo, l'Inter stava vivendo un momento di transizione. Si parlava del cambio di proprietà. Al di là di questo, mi sono trovato bene con tutti gli allenatori. Ognuno aveva il suo metodo. Erano intelligenti. Ranieri mi ha insegnato tante cose. Stramaccioni mi ha fatto giocare tantissimo. Con Mazzarri ho vissuto il mio momento più bello all'Inter. Con tutti ho fatto cose buone e cose meno buone".

Che cosa c’è di speciale tra l’Argentina e l’Inter?
"A Milano sono passati tanti giocatori importanti dell'Albiceleste. Javier e Walter, Esteban e Diego hanno scritto la storia del club. Per questo motivo l'Argentina è legata all'Inter. Oggi ci sono Lautaro Martinez e Correa. Tifiamo per loro. Più passa il tempo più è bello per me dire di avere giocato nell'Inter".

L'Inter di Inzaghi può vincere a Torino?
"Certo! Può battere la Juve, anche se non sta vivendo un bel momento. Nelle ultime partite sta facendo fatica, ma può ancora rivincere il campionato. È tornata ad alti livelli da un po'. Nonostante qualche risultato così e così, sta lottando. Farà una bella gara. Speriamo di trovare la vittoria per lo sprint finale".


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