Cassano sicuro: "Non farò mai l'allenatore, anche se oggi capisco il valore della disciplina e del lavoro duro"
C'è anche il futuro in panchina tra i numerosi temi toccati da Antonio Cassano nella lunga chiacchierata in diretta su Instagram con il giornalista Pierluigi Pardo: "Non farò mai l’allenatore - dice senza senza mezzi termini Fantantonio -, anche se oggi capisco il valore della disciplina e del lavoro duro. Peccato che dovevo capirlo vent’anni fa. Chi mi piace adesso in panchina? Alguacil della Real Sociedad, grandi idee e fortissima personalità, mi piace Gareca il ct del Perù e anche Sampaoli. Il mio modulo preferito resta il 3-3-1-3 del Cile di Marcelo Bielsa, difesa uomo-uomo e tantissimi giocatori ad attaccare. In giro vedo tante robe da zero a zero che mi annoiano, non è questione di equilibrio, se tieni la palla per settanta minuti perdi pochissime partite: come faceva il Barcellona di Guardiola anche se quelli erano fenomeni. In questa quarantena ho sentito Max Allegri che è a Livorno, sta bene e l’ho sfottuto un po’ con affetto e poi naturalmente ho parlato con Capello, il mio allenatore preferito. Gli ho fatto dannare l’anima ma è uno dei pochi nel calcio a cui voglio veramente bene".