Crespo: "Ritorni sempre negativi nel calcio? Allora nemmeno Abramovich doveva riprendere Mourinho"
Fonte: Corriere dello Sport
In vista del derby di Milano, Il Corriere dello Sport ha intervistato un doppio ex come Hernan Crespo, che da qualche mese ha intrapreso la professione di allenatore. Inter e Milan si affronteranno con in panchina due ex attaccanti proprio come Crespo: "Quando giocava si parlava di Mancini come di allenatore in campo. Inzaghi ha fatto il mio stesso percorso: da attaccante ha dovuto imparare a sue spese con chi aveva a che fare... Ma non si può disconoscere il fatto che sia Inzaghi che Mancini nella loro precedente ‘vita' professionale hanno fatto i calciatori ad altissimo livello. Non è che si sono inventati allenatori senza conoscere la materia. Mourinho? Sicuramente non vincerebbe mai un campionato di Serie C. Ma se gli dai una grande squadra vince e stravince”.
Su Walter Mazzarri: "Penso che la differenza l’abbia fatta l’avvento della nuova dirigenza nerazzurra. È chiaro che se Mazzarri fosse stato primo in classifica non si sarebbe posto il problema. Thohir appena giunto all’Inter l’ha lasciato lavorare. Poi quando i risultati non sono più arrivati il nuovo proprietario ha voluto dare una svolta importante. Derby dei poveri? Questo paragone non è giusto e, comunque, il problema ha radici profonde”.
Un commento anche sul ritorno di Mancini all’Inter: “Si dice che i ritorni nel calcio non sono quasi mai positivi? Allora Abramovich non avrebbe dovuto riprendersi Mourinho... Mancini 10 anni fa ha costruito una grandissima squadra. Il paragone con la sua vecchia Inter? Non è giusto ragionare in questo modo. È il calcio italiano a essere diverso, è cambiato a tutti i livelli. Quello che ha lasciato Mazzarri non è da buttare. Mancio ha la grossa opportunità di poter sfruttare il fatto di avere già vinto all’Inter. Inoltre si è creata una serenità ambientale che toglie molta pressione. Comunque dice bene Mancini: non ha la bacchetta magica”.
Ancora sul derby: “Sarà spettacolare, difficile da prevedere perché nessuno dei due allenatori sa e può intuire come giocherà l’altro, l’avversario… Mancini tornerà alla difesa a quattro e già questo è un cambiamento”.