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Dall'Inter alla... penna: storia di Alessandro Massimo

di Christian Liotta
Fonte: Calciomercato.com

Faceva parte del gruppo della Primavera nerazzurra dove furoreggiava Obafemi Martins; poi, una lunga trafila nelle minors con esperienze anche in Stati Uniti e Australia. E ora, la nuova professione di giornalista sportivo: questa è la storia di Alessandro Massimo, classe 1986, passato dalle giovanili nerazzurre nei primi anni Duemila. Una buona esperienza nel vivaio nerazzurro, poi cos'è successo? "Ho cominciato ad avere problemi fisici e a un certo punto non ne potevo più. L'Inter voleva darmi in prestito al Meda, in serie C. Ma io non avevo la testa sul calcio. Ero giovane, avevo tanti progetti. Così me ne andai a giocare nei campionati minori, per racimolare qualche soldo e intanto portare avanti gli studi".

Poi, l'Università, le esperienze in Eccellenza, fino al primo viaggio, negli States: "Avevo voglia di un'avventura all'estero, per migliorare l'inglese e conoscere il mondo. All'Inter avevo conosciuto Giò Balsamo, un allenatore italiano che stava a New York e veniva spesso alla Pinetina per osservare gli allenamenti. Mi misi in contatto con lui, era il tecnico dei Brooklyn Knights, una squadra della Pdl, una sorta di serie C americana. Così decisi di andare lì e mantenermi giocando a calcio". E subito dopo, si va ancora più lontano, in Australia: "un college americano mi offrì di terminare gli studi lì pur di giocare per la loro franchigia. Ma in Italia mi mancava solo la tesi per laurearmi, così decisi di tornare e terminare. E come premio mi concessi di coronare il sogno che avevo da una vita: visitare l'Australia. Grazie a Marco Monti, l'ex calciatore ora scout per l'Inter, feci dei provini e alla fine venni ingaggiato dai Sidney Olympic, la seconda squadra della grande città sull'Oceano. Lì ho trovato un livello E volete sapere una cosa? Non ho mai fatto allenamenti così intensi come in Australia. Altro che Inter, finivo che ero distrutto. E poi lì non scherzano: giocano in modo maschio, fin troppo duro. Anche se tatticamente sono un po' lacunosi...".

Dopodiché, il ritorno in Italia, per intraprendere una nuova vita: "Dopo qualche mese tornai a casa e cominciai la mia nuova carriera di giornalista sportivo. A calcio gioco nel tempo libero, allo Sporting Abbiategrasso, una squadra di Terza Categoria vicino a casa mia. Non ho rimpianti, mi sono laureato e ora ho un lavoro che mi piace. Lo ripeto, per sfondare nel calcio devi dare tutto. Ma io avevo altri desideri. Grazie al pallone, però, ho girato il mondo, visto posti incredibili e avuto modo di sfidare la Nazionale in amichevole ad Appiano Gentile. Che emozione giocare contro Gattuso...". Il suo compagno Martins, però, ha fatto carriera: "Era velocissimo, imprendibile! Grande Oba Oba...".   

 



 


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