De Boer si presenta al Crystal Palace: "Voglio un calcio dominante e punterò sul settore giovanile"
Fonte: Cpfc.co.uk
Oggi Frank de Boer è risalito in sella dopo la deludente esperienza all'Inter. Il tecnico olandese è diventato infatti l'allenatore del Crystal Palace, un incarico stimolante come lui stesso ha ammesso durante la sua prima intervista seguente all'annuncio della nomina: "Sono molto eccitato perché è per un lungo periodo non ho allenato alcuna squadra, ma sono anche entusiasta di essere un manager del più grande campionato del mondo. Il Crystal Palace è un ottimo club con strutture fantastiche per lavorare e una fanbase fantastica, quindi non vedo l'ora di iniziare. Ho fatto alcune valutazioni e so che abbiamo una squadra solida. Naturalmente, la scorsa stagione ha dovuto lottare soprattutto all'inizio, ma con Sam Allardyce è riuscita a uscire dalla zona retrocessione. Abbiamo una squadra molto solida con alcuni giocatori molto buoni, Benteke e Zaha sono i più famosi. Cerco di convincere le mie squadre a giocare un calcio dominante e se non abbiamo la palla allora la vogliamo recuperare il più presto possibile. Se puoi giocare con quel tipo di energia, è bello per i giocatori, ma è bello anche per i tifosi perché vedono una squadra che vuole lavorare e ottengono energia dai giocatori stessi. Voglio giocare a calcio offensivo, ma non essere ingenuo perché il Crystal Palace ha lottato per salvarsi lo scorso anno e noi dobbiamo sapere qual è il nostro posto. Sono interessato al settore giovanile e darò ai giovani talenti la possibilità di entrare nella prima squadra e allenarsi con lei se sono all'altezza. Questa è anche una cosa positiva per il settore giovanile perché i ragazzi vedono che il club non si limita ad acquistare i giocatori e cominciano a pensare 'se sono un buon giocatore, allora posso far parte della prima squadra'. Mi piace il fatto che abbiamo una politica a lungo termine e un'idea di come vogliamo fare le cose. Naturalmente, la strada a volte è difficile e poco fruttuosa e si preferisce una linea retta per arrivare dove ci si prefissa, ma tutti sanno che non è così facile. Penso che se abbiamo buone idee e professionisti intorno, allora possiamo fare una squadra solida".