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Donati: "Con Ausilio c'è stima, lo ringrazierò sempre"

di Christian Liotta

Nel corso di una lunga intervista rilasciata a calciomercato.com, Giulio Donati, terzino di scuola Inter oggi in forza al Bayer Leverkusen, torna sulla scelta del club nerazzurro di lasciarlo partire verso la Germania: "La scelta dell'Inter di cedermi è sicuramente rispettabile. Ognuno ha le sue motivazioni quando prende le decisioni. Scelta legata all'arrivo di Walter Mazzarri? Magari con il suo arrivo hanno avuto delle idee diverse e quindi hanno scelto di non puntare sui loro giovani come me. Ma dico la verità, sono contento di quello a cui sono andato incontro: all'Inter non avrei giocato le Coppe, quindi è stata forse una situazione anche migliore per me quella legata al Bayer. A prescindere dal fatto che personalmente sarei rimasto anche al di là della Champions League, dato che con la società Inter si era ormai creato un rapporto splendido. In particolare, con Piero Ausilio".

A proposito del nuovo direttore dell'area tecnica spiega: "Con lui c'è sempre stato un grande rapporto, un rapporto di stima e amicizia. Mi ha cresciuto lui a livello calcistico, sono arrivato all'Inter giovanissimo e lui ha saputo accogliermi alla grande, come un fratello minore. Mi ha dato consigli su tutto dall'aspetto tecnico e calcistico a tutto il resto che comporta la vita di un ragazzo. E poi, quando ho iniziato a girare in prestito, mi ha sempre aiutato a scegliere la soluzione più giusta per me. Dovrò sempre ringraziarlo". Ma se chiamasse Erick Thohir? "Adesso sono discorsi a cui si può solo pensare. Ma la mia testa è dedicata al far bene con il Bayer Leverkusen, poi al futuro penserò più avanti. Ho intenzione di rimanere qui, a giugno poi vedremo cosa deciderà di fare la società". Chiosa su José Mourinho e sulla stima nei suoi confronti: "E' stato un grande maestro, a livello soprattutto morale: mi ha insegnato tantissimo a livello tecnico, di fiducia. Poi è stato l'anno del Triplete e il merito è stato di Mourinho, oltre che di quei giocatori straordinari che hanno messo perfettamente in pratica i suoi dettami. Per me è stata un'esperienza unica, bellissima, coronata anche dall'esordio a San Siro e da quelle parole che non dimenticherò mai perché fanno sempre piacere".


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