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Doping in Brasile, spunta il nome di Roberto Carlos. Il brasiliano si difende: "Accuse irresponsabili e false"

di Stefano Bertocchi

Ci sarebbe anche il nome di Roberto Carlos all'interno dello scandalo doping che nelle ultime ore sta investendo lo sport brasiliano. La tv tedesca ARD, stessa emittente che svelò il medesimo problema avvenuto in terra russa, solleva dei dubbi sulla presunta, scarsa attenzione sull'uso di sostanze illecite e sulle gravi mancanze nei controlli antidoping in Brasile. 

"Ingannato" da un team di giornalisti che si è finto di essere un’agenzia di rappresentanti di calciatori alla ricerca di anabolizzanti, il medico Julio Cesar Alves avrebbe infatti confessato di aver "curato" per più di dieci anni diversi giocatori, tra i quali spicca proprio il nome l'ex terzino di Inter e Real Madrid, che avrebbe fatto visita al medico in questione fin da giovane e anche nel luglio del 2002.

Come da copione, è però prontamente arrivata la risposta di Roberto Carlos che, come riportato dal sito di Premium Sport, avrebbe respinto le accuse nei suoi confronti, giudicandole come "irresponsabili e false": "Non ho mai usato alcun espediente per avvantaggiarmi rispetto ai miei colleghi", ha evidenziato con forza l'ormai ex campione verdeoro. "Non ho mai conosciuto quel medico in vita mia - ha poi ammesso -, e ho già dato mandato ai miei legali di confutare le accuse in tribunale. In più di 20 anni di carriera sono stato sottoposto a vari test antidoping. Ho giocato vari campionati in tutto il mondo, tra cui coppe del mondo: l'uso di sostanze vietate sarebbe stato facilmente individuato".


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