.

Ibrahimovic: "Svezia con meno pressione senza di me. Il 'biscotto' del 2004? Non l'avrei mai permesso"

di Alessandro Cavasinni
Fonte: SkySport

Intervistato da SkySport, Zlatan Ibrahimovic ha parlato del confronto che ci sarà tra la sua Svezie e l'Italia. Ma non solo.

Qual è stato il tuo primo pensiero quando hai scoperto l'abbinamento dei playoff?
"Il mio primo pensiero è stato che quelle tra Svezia e Italia saranno due belle partite. Difficili per entrambe le squadre, che ovviamente hanno una grande voglia di andare al Mondiale. La Svezia farà di tutto per passare, l’Italia uguale, ma la cosa più importante è che saranno due grandi partite, due finali praticamente. Non sarà facile per nessuno, vedremo cosa succede".

L'ultima volta che Italia e Svezia hanno giocato contro gli Azzurri hanno vinto 1-0 e in campo c'era anche Ibrahimovic. Adesso cosa dobbiamo aspettarci?
"Ora che non sono più in Nazionale secondo me la Svezia gioca con molta meno pressione. La gente ora si aspetta meno, quando c’ero invece io tutti si aspettavano che potessimo vincere il Mondiale o l’Europeo. Questa è l’impressione che ho, anche dalle cose che sento dire da fuori, dai media, dagli addetti ai tifosi. Le reazioni, ora che non ci sono io, sono nettamente diverse. Per questo giocheranno senza pressione, senza nulla da perdere".

Esiste un Ibrahimovic nell'Italia, un giocatore che ti fa paura e vorresti togliere a Ventura?
"Secondo me l’Ibrahimovic dell'Italia, il giocatore che dobbiamo temere di più, è Marco Verratti, senza dubbio il giocatore più forte dell’Italia. Però va usato al meglio, nel modo in cui possa rendere non al 100% ma al 200%. Ha un talento eccezionale, al Psg l’ho visto crescere tantissimo e diventare uno dei giocatori più forti al mondo".

E qual è il modo giusto di usarlo?
"Schierarlo nel ruolo nel quale gioca nel Psg, in mezzo al campo, al centro della manovra della squadra".

Sono passati oramai tanti anni, puoi dirci la verità di quel 2-2 tra Svezia e Danimarca. Quella partita è stata un biscotto?
"La verità è che ci siamo giocati la partita a viso aperto ed è uscito un 2-2. Non è stata una partita combinata prima, anche perché non avrei potuto permettere una cosa del genere: è assolutamente contro i miei principi, chi mi conosce lo sa. Poi è ovvio che dopo la partita ci sono state tante parole, ma appunto restano tali, scuse o alibi per giustificare un’eliminazione".

Tornerai in Nazionale in caso di qualificazione della Svezia ai Mondiali?
"Adesso sto pensando solo a tornare il prima possibile in campo, non alla Svezia o al Mondiale. La mia storia con la Nazionale è finita, potevo fare qualcosa di più, forse anche di meno, ma il mio tempo con la Svezia è terminato. In ogni caso sarebbe molto bello vedere la Svezia ai Mondiali".


Altre notizie