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Jair: "Ecco come la Grande Inter batté il Real Madrid. Arrivato a Milano, fu Facchetti il primo a ospitarmi"

di Christian Liotta

Tra le tante stelle che hanno contribuito alla vittoria dell'Inter nella Coppa dei Campioni del 1964, celebrata ieri in Regione Lombardia, c'era anche il brasiliano Jair: l'ala destra ribattezzata la 'pantera' non ha potuto essere presente a Milano per la cerimonia, ma dal Brasile, intervistato dal sito Interdemilaobrasil, ripercorre passo dopo passo l'avventura degli uomini di Helenio Herrera. Ricordando anche i suoi primi giorni milanesi: "Arrivai in Italia e raggiunsi la squadra in ritiro, mi sono presentato e ho iniziato la pre-stagione con il club. Quando finimmo il ritiro, andai a stare in casa di uno dei miei compagni, che da poco era diventato professionista: si chiamava Giacinto Facchetti. Poco dopo, trovai casa vicino ai campi di allenamento", racconta Jair.

Qualche difficoltà in più l'ha avuta con l'italiano, "ma andavo sempre in giro con un rappresentante dell'Inter, che era venuto a prendermi direttamente a São Paulo, alla fine non ho mai avuto problemi". Parlando della Grande Inter, Jair spiega qual è stato il fattore decisivo nella vittoria contro il Grande Real di Gento, Puskas e Di Stefano: "Eravamo una squadra davvero unita, abbiamo subito capito dove potevamo arrivare, ci siamo parlati e siamo andati a Vienna senza alcuna paura". 


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