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L'ag. di Zaniolo sul trasferimento alla Roma: "Nato dall'esigenza dell'Inter di avere un giocatore pronto subito"

di Stefano Bertocchi

"È un trasferimento nato dall'esigenza da parte dell'Inter di avere un giocatore pronto subito (Radja Nainggolan, ndr) e dalla politica della Roma di prendere i migliori giocatori italiani futuribili". Ai microfoni di VoceGialloRossa.itStefano Castelnuovo, agente di Nicolò Zaniolo, racconta la trattativa tra i due club per l'approdo del centrocampista classe '99 nella Capitale. "Dopo avere avuto il benestare dell'Inter, mi sono recato a Roma per vedere se ci fossero le condizioni per accettare il trasferimento. Ho parlato con la parte tecnica della Roma capitanata dal direttore Monchi, che mi ha spiegato la programmazione sul giocatore e questa condizione, unita al fatto che i giallorossi sono allenati da un allenatore che sa lavorare con i giovani, mi ha fatto pensare che ci fossero le condizioni per incominciare questa avventura. Poi, ovviamente, l'entusiasmo di Nicolò nell'accettare questa sfida ha fatto il resto".

La scelta di Roma, e della Roma, in virtù di quanto verificatosi finora (convocazione in Nazionale A, esordio in Champions League, in Serie A ed in Under 21), la definirei azzeccatissima. Ve lo immaginavate?
"Quando è stato fatto il contratto di Zaniolo, le cifre dell'accordo erano quelle di un giocatore che doveva dimostrare di poter stare nella rosa della Roma. L'accordo con il direttore Monchi è stato che, se Nicolò avesse dimostrato di starci, ci saremmo tranquillamente seduti, a distanza di qualche mese, per cambiare le condizioni economiche. Nicolò sta facendo il suo, quindi i primi di dicembre concorderemo le cifre perché con la Roma c'è un percorso di crescita legato al calciatore".

Zaniolo resta fino a fine stagione o può partire, in prestito, nella prossima sessione di calciomercato?
"I primi di dicembre ci confronteremo con la Roma e vedremo quale sarà la soluzione migliore per Nicolò. Chiaramente terremo conto della volontà di Nicolò perché ad andare in campo è lui e le sue sensazioni sono determinanti".

In chiusura, c'è qualcuno con cui si confronta per scegliere di seguire un calciatore piuttosto che un altro?
"Approfitto di questa intervista per ringraziare Antonio Imborgia con il quale mi confronto spessissimo e che reputo uno dei più grandi conoscitori del calcio italiano".

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