Mancini indagato: "Mi farò valere in tribunale"
L'edizione odierna di Repubblica riporta un'intervista in esclusiva all'ex tecnico nerazzurro Roberto Mancini che è stato iscritto al registro degli indagati per bancarotta fraudolenta per una vicenda che ruota intorno al fallimento della società immobiliare Img Costruzioni. L'allenatore di Jesi è indagato insieme al suo ex avvocato Stefano Gagliardi e Marco Mezzaroma.
Mancini, come è finito in questa vicenda?
"Non lo so, della situazione sono stato informato dai miei legali, a cui ho dato incarico di risolvere la faccenda. Queste qui sono cose abbastanza gravi".
Pensa di aver commesso errori o leggerezze?
"No, escludo totalmente un mio coinvolgimento. Quando mi hanno detto di essere accusato di bancarotta fraudolenta sono caduto dalle nuvole. Sono totalmente estraneo, io ero solo socio, c'era un amministratore che si occupava della società".
Sì, l'avvocato Gagliardi. In che rapporti siete?
"È stato a lungo il mio avvocato, ma da 5 anni non lo è più".
Possiamo chiederle il motivo?
"Non lo ritenevo più in grado di curare i miei interessi. Ci sono stati episodi che mi hanno portato a questa decisione".
Lei sapeva però del precedente analogo di Gagliardi?
"Sì, l'ho letto sui giornali. Ci eravamo conosciuti a Roma, ma quell'episodio è successivo alla mia decisione di cambiare legale, lui non lo sento dal 2009. La Mastro srl è stata costituita prima".
Possiamo dire che all'epoca il suo avvocato coinvolse lei e Mezzaroma in un investimento mantenendo il controllo della società?
"Ha riassunto benissimo la questione".
Deduciamo che lei oggi abbia l'impressione di essere stato raggirato...
"No, direi che mi sento abbastanza male, ferito. Questa è una cosa molto più grande di me, non avrei mai pensato di potermi trovare in una situazione simile".
Verrà a Roma per seguire gli sviluppi?
"No, sono in Turchia, con il Galatasaray. Continuo a ribadire di essere estraneo a questa vicenda. Mi auguro solo si risolva in fretta".
Claudio Di Biase