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Mazzola: "Chi tifa e chi indossa questa maglia tenga bene a mente che questo club ti fa diventare un uomo"

di Filippo M. Capra

Al Corriere della Sera, Sandro Mazzola rivolge il suo pensiero e il suo augurio all'Inter in occasione dei 110 anni del club: "La storia lo ha dimostrato: questo club cerca sempre di farti diventare grande come uomo e come calciatore. Chi veste la maglia nerazzurra e chi la tifa lo tenga bene a mente". Ha poi continuato con un tuffo nel passato: "Il ricordo più bello dell’Inter è quando da ragazzino, dopo aver superato il provino, mi diedero la valigetta di metallo con le due strisce oblique: una nera e una azzurra. La valigetta era speciale. Passavamo con quella per andare ad allenarci a Rogoredo e sentivamo la gente dire: “Guarda, ci sono i giocatori dell’Inter”. Eri orgoglioso di farne parte".

Un pensiero poi per l'indimenticato Angelo Moratti: "Era un padre", e qualche aneddoto: "Allodi mi diceva di non mollare l’università, Herrera mi faceva fare la dieta, ma io ero mingherlino e Suarez mi rimpinzava in camera. La sera della finale di Coppa Campioni con il Real Madrid ero vicino Di Stefano e lo guardavo come un dio, il dio del calcio. Stavo impalato, tutti entrano e io fermo. Suarez mi vede e dice: “Noi andiamo a giocare la finale, tu che fai vieni?”".


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