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Mihajlovic: "Il mio 'mai al Milan'? Ho cambiato modo di pensare. Non so se l'allenerò io, con Berlusconi ieri..."

di Daniele Alfieri
Fonte: TMW

"Le persone cambiano. Quando ero giovane andavo a sottrazione, andavo a dividere il noi dagli altri, avevo bisogno dei nemici perché era quello che mi stimolava. Ho imparato tanto, ho capito tante cose e ora punto ad accumulare esperienze. È facile essere amati da una squadra dove hai giocato, è una sfida invece convincere gli scettici. Poi non so cosa succederà, ma ora non ho bisogno di nemici. Ho cambiato modo di pensare e di ragionare, a 50 anni è normale". Parla così Sinisa Mihajlovic ai microfoni di Sky Sport dopo la cena ad Arcore con Silvio Berlusconi. L'ex interista che in passato aveva escluso la possibilità di allenare il Milan è il principale candidato per la successione di Filippo Inzaghi alla guida dei rossoneri.

"Con Berlusconi è stata una cena informale - dice il serbo -, piacevole, ci siamo parlati, conosciuti e basta. Se ci siamo piaciuti? Non c'era bisogno di piacersi, ho sempre portato rispetto anche quando ero dall'altra parte. Abbiamo mangiato bene e bevuto ancora meglio, nient'altro. Se mi sento pronto? Mi sentivo pronto anche l'anno scorso e due anni fa, io mi sento sempre pronto. Non so se sarò io l'allenatore del Milan, non dipende solo da me. Se fosse dipeso da me avrei allenato il Milan o un'altra big anche dieci anni fa. Questa domanda va fatta ai dirigenti. Milan italiano? Se sarò allenatore del Milan ti potrò rispondere, ora non ho la palla di vetro".


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