Mihajlovic-Sporting, il caso passa al Tas di Losanna: "Mai accaduto in 30 anni di carriera"
"Avevo accettato con grande entusiasmo, come sempre quando inizio una nuova esperienza professionale, l’offerta dello Sporting Lisbona. Ma proprio perché stavolta si trattava di andare all’estero in un campionato prestigioso ma nuovo, durante la trattativa avevo preso tutte le informazioni e anche le precauzioni. Mai mi sarei aspettato che invece che in panchina mi sarei ritrovato in un’aula di tribunale a far valere i miei diritti calpestati".
Ai microfoni della Gazzetta dello Sport, Sinisa Mihajlovic racconta la sua grottesca esperienza con i Leões, un rapporto sportivo fugace che però in queste settimane ha la sua coda legale. "Confermo di essere stato licenziato senza giusta causa dallo Sporting pochi giorni prima dell’inizio del contratto che mi avrebbe legato per le prossime tre stagioni", ha aggiunto Miha. Che poi ha illustrato così l'iter che sta affrontando per ottenere il risarcimento: "Io e il mio staff abbiamo dato mandato allo studio del nostro legale, l’ex dirigente della Fifa Paolo Lombardi, di procedere davanti al TAS di Losanna per ottenere il risarcimento contrattualmente previsto in caso di esonero. Ieri sono state presentate tutte le carte ed è iniziato l’iter".
E adesso? Sinisa è un allenatore libero: "Aspetto, non posso fare altro. È stata una estate lunga. Troppo per i miei gusti. Non mi era mai accaduto in 30 anni di carriera da calciatore e allenatore di assistere ad un comportamento simile".
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