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Milanese rileva la Triestina: "Ora salviamoci". Ma Alma si sfoga: "Dire che siamo amareggiati è poco"

di Christian Liotta

Poco prima di raggiungere Fiume per l'esibizione con Inter Forever, Mauro Milanese lancia un proclama attraverso il quotidiano Il Piccolo per la Triestina, club da lui rilevato in questi giorni: "Sono contento è il coronamento di un obiettivo inseguito dalla scorsa estate. Ma ora siamo a metà dell’opera. L’altra metà è da raggiungere: dobbiamo salvarci sul campo. Poi partirà il nostro business plan da circa un milione all’anno per tre anni. Tutto è andato per il meglio anche se la certezza non ce l’hai fino all’ultimo. Basta sbagliare una carta. Alma? Voleva dare un segnale di garanzia, nel momento in cui ha riscontrato che c’era un altro progetto serio si è fatta da parte, alla fine li ho ringraziati", spiega Milanese lasciando aperte le porte per una collaborazione. 

Ma nella serata di ieri, è arrivato proprio da Alma, agenzia interinale già sponsor della Pallacanestro Trieste, un duro sfogo per bocca del procuratore Gianluca Mauro, che spiega come il trattamento ricevuto dal tribunale e dai tifosi non sia andato giù al gruppo: "A Milanese, che è una brava persona, auguro grandi cose. Ma dire che siamo amareggiati è poco. Io personalmente sono disgustato. Eravamo lì per un gesto di responsabilità, siamo venuti a portare soldi qualora ce ne fosse bisogno e siamo stati trattati a pesci in faccia da chi magari in passato andava a bere la birra con chi ha contribuito al tracollo della Triestina. Non siamo né legati a nessun sindaco né tanto meno collusi. Chi l’ha sobillato può solo vergognarsi". 


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