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Mou: "Non parlo dell'arbitro, ma se lo facessi allora..."

di Daniele Alfieri
Fonte: marca.com

Scacciati i fantasmi del Camp Nou con una sofferta vittoria per 2-0 sul Valencia firmata da una doppietta di Cristiano Ronaldo (decisiva sull'economia dell'incontro l'espulsione di Albelda), il Real Madrid si trova ancora due punti sotto i catalani, che ieri hanno sconfitto in trasferta l'Osasuna per 3-0, ma non è stata di certo la partita a far tanto discutere. La squadra di Guardiola ha dovuto vivere una vera e propria odissea per arrivare a Pamplona in tempo per l'incontro, a causa dello sciopero dei controllori di volo che l'hanno costretta ad un viaggio di quasi quattro ore, prima in treno e poi in pullman. L'arrivo a pochi minuti dal fischio d'inizio ha costretto però a posticipare la gara di ben 48 minuti (il massimo ritardo consentito è di mezz'ora), dando molto da parlare a giornalisti ed esperti. Lui, Josè Mourinho, tecnico del Real, stavolta è cauto quando gli chiedono dei rivali: "Non voglio commentare nulla del Barça, abbiamo un direttore generale e altri dirigenti che sono le persone adatte a farlo. Come ho già detto, esiste un regolamento per me e uno per tutti gli altri". Il portoghese preferisce piuttosto virare sulla prestazione della sua squadra: "La cosa più importante era vincere una partita molto difficile perché non è facile riprendersi dopo una bruttissima partita e un cattivo risultato come l'ultimo". Mou si impone di non parlare dell'arbitraggio di Perez Lasa, ma ancora una volta è incorreggibile: "Non voglio parlarne perché non posso e se lo facessi dovrei parlare di molti altri episodi, non solo di un rigore".


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