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Mourinho: "Da giocatore non ero così male come qualcuno pensa. Io ct? Penso che un giorno accadrà"

di Redazione FcInterNews.it

José Mourinho racconta qualche aneddoto di sé e della sua carriera nel corso di 'Soccer Am', programma di Sky Sports. Nel corso dell'intervista, il tecnico portoghese spiega di aver deciso di diventare un allenatore "quando capii che non potevo essere un grande giocatore, anche se in campo ero meglio di quanto possa pensare qualcuno. Ho 12 gettoni nel secondo campionato portoghese, quindi non ero così male. Ma sapevo che allenare sarebbe stata la mia vita". Domanda curiosa sulle conferenze stampa: ma lui prepara le risposte da dare? "Se potessi non le farei proprio... Ma capisco che devo andare, e quando vado non preparo nulla, cerco di essere onesto e diretto. A volte dico cose che piacciono alla gente, a volte no". 

Mou non nega che la vittoria della Champions League "rappresenta l'Eldorado per molti, ma i campionati ti fanno capire che la stagione è stata grande perché è un torneo di dieci mesi con tante partite da affrontare. Ho vinto tutti i campionati dove ho allenato ed è un motivo per essere orgoglioso, ma ho sempre detto che il titolo migliore è quello che verrà. Probabilmente il Porto è stata la squadra che in due anni sono stato capace di portare da zero al top d'Europa. Il giocatore migliore mai allenato? Non voglio dire un nome, ci sono stati tanti giocatori che per me hanno dato tutto e io li rispetto molto". In conclusione, Mourinho afferma di sentirsi pronto per allenare una Nazionale: "Certo che accadrà, non so quale sarà ma succederà. Ci sarà un momento nella carriera in cui vorrò vivere quel tipo di lavoro, penso che sia un'esperienza che vorrò provare dopo tanti anni nel calcio". 


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