Mourinho: "Non sono pronto a chiudere il cerchio, mi vedrete ancora per diversi anni"
Mercoledì sera, a Budapest, José Mourinho punta ad arricchire ulteriormente il suo già sconfinato palmares guidando la Roma in finale contro il Siviglia alla vittoria della sua prima Europa League dopo aver centrato nella scorsa stagione, la prima in giallorosso, la Conference League: "Arrivare in due finali europee di fila... Normalmente solo i grandi club con una grande storia alle spalle ne sono in grado, e anche per loro non è facile riuscirci. Per noi esserci riusciti adesso significa tanto - ha spiegato lo Special One a Sky Sport -. Lavoriamo duro ogni giorno per provare a fare la storia del club".
Sarà l'occasione per vincere un altro trofeo.
"Non penso molto a ciò che è successo prima. Cosa è successo è successo, la storia non può essere cancellata. Guardo sempre avanti, forse è questo il segreto della mia filosofia. Sono stato nel calcio per così tanti anni, ma per me questa finale è una nuova finale".
Il legame con la Roma.
"Non penso a cosa posso vincere. In questo momento della mia carriera io penso alla felicità che possiamo dare a questa gente. È una città che vive di calcio. C'è appartenenza, vuol dire che fai parte di qualcosa. Sto ancora dando tutto e non sono pronto a chiudere il cerchio, niente affatto. Sono nel calcio da tanti anni e forse la gente pensa che sia più vecchio di quanto sono realmente. Magari vedono i miei capelli bianchi e pensano che sia molto anziano, ma non abbastanza da pensare di chiudere il cerchio. No, no, no... mi vedrete ancora per diversi anni"