Mourinho respinge le critiche: "Non sono depresso, quale allenatore non ha avuto momenti bui?"
Alla vigilia della sfida di Europa League contro il Wolsberger, che arriva in un momento delicato a livello di risultati per il suo Tottenham, José Mourinho si è reso protagonista in conferenza stampa di un monologo nel quale ha difeso il suo lavoro dalle critiche piovutegli addosso nelle ultime settimane: "E' positivo in negativo che tu dica che non ci sono abituato, ma voglio sapere quale allenatore ha sempre avuto un cielo azzurro e mai nuvoloso o un po' buio - la domanda retorica posta dallo Special One a un collega -. Forse solo un allenatore che è sempre in un club dominante in un campionato. Questo dimostra quanto sia stata bella la mia carriera. Mi rende depresso? No. È una sfida. Lavoro per la società, i giocatori e i tifosi. Sento sempre di dover dare loro tanto. L'ho fatto ovunque sia stato e sono più motivato che mai. Non ho mai sentito quello che normalmente provano gli allenatori quando i risultati sono negativi, sono uomini soli. Questo è quello che siamo normalmente. Non l'ho mai sentito tra queste mura. Non solo mi sento rispettato, ma supportato. Siamo tutti sulla stessa barca. Nessuno è felice ma nessuno è depresso. Mi sento positivo. Forse un po' strano per te dopo aver perso così tante partite, ma sono positivo. Non sono contento ma mi sveglio con la voglia di venire qui. Tutti amano allenarsi e lavorare sodo con così tante partite".
Poco dopo, il Mago di Setubal chiarisce che negli anni la sua figura di tecnico è cambiata anche grazie alla esperienza maturate in giro per l'Europa: "Grazie a Dio, non sono il manager che ero. Ci evolviamo tutti. A volte ho avuto problemi, non in termini di risultati perché non ho avuto molti cattivi risultati, ma problemi quotidiani e ho reagito in modo molto più emotivo. Invece di aiutare me stesso, stavo creando più conflitti. Ad esempio, ho lasciato il Chelsea da campione. Forse la tua esperienza di giornalista ti dice che le persone con più esperienza possono affrontare meglio le cose negative. Siamo sereni. Non sono felice ma la maturità aiuta e mi sento molto fiducioso. Credo che vinceremo e che sarò nella storia del Tottenham per buoni motivi piuttosto che per cattivi".
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