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Nainggolan sottoposto a libertà vigilata. L'avvocato: "Le somme di denaro non hanno alcun legame con la droga"

di Stefano Bertocchi

Radja Nainggolan è formalmente indagato per partecipazione ad un'organizzazione criminale. È quanto annunciato dagli avvocati del Ninja, Mounir e Omar Souidi, in merito all'accusa di coinvolgimento nel traffico internazionale di cocaina. Il belga, riferiscono i legali, è stato "rilasciato con condizioni", cioè sottoposto a libertà vigilata, dopo essere stato ascoltato dal giudice istruttore. Lo riporta l'ANSA.

L'ex centrocampista dell'Inter - stando alla versione dell'avvocato - non è sospettato di nulla direttamente legato alla droga, ma gli è stato chiesto un chiarimento soprattutto sulle somme di denaro che avrebbe dato o prestato a conoscenti: al centro del confronto potrebbe esserci una questione legata al riciclaggio di denaro. 

"Le somme in questione per il mio cliente non hanno alcun legame con la droga - le parole dell'avvocato di Nainggolan riportate dall'agenzia di stampa -. Si tratta di soldi che ha dato a persone che voleva aiutare finanziariamente perché è un uomo gioviale. Dobbiamo ora determinare se queste persone hanno utilizzato questi soldi illegalmente. Forse è stato ingenuo, ma non ha mai avuto intenzione di aiutare persone provenienti da un certo background". Souidi sottolinea poi che la notte trascorsa in cella ha avuto un forte impatto su Radja: "È stato tutt'altro che piacevole. Non ha nulla da rimproverarsi in questo caso, non ha commesso alcun atto criminale, quindi può tranquillamente tenere la testa alta". 


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