Natalino: "Inter unica, ecco perché. Morosini..."
Felice Natalino torna sul suo l'addio troppo prematuro al calcio giocato per i noti problemi al cuore che non gli hanno permesso di continuare la carriera. Laciare il campo è stato doloroso, ma il giovane ex nerazzurro si è confessato al Corriere dello Sport giudicando la sua situazione comunque fortunata: "Ogni tanto mi scopro a pensare a quello che poteva essere e non è stato, ma so che i problemi seri sono altri e nulla vale la salute. Se penso al povero Morosini mi sento fortunato. Amo il calcio, lo sport in generale, e spero di tornarci un giorno non so se come tecnico oppure agente".
Inevitabile parlare dell'Inter, la squadra che lo ha lanciato: "I momenti più belli? L’esordio in A a San Siro contro il Parma: diciott’anni appena, papà in tribuna - si legge sul quotidiano -. La prima da titolare all’Olimpico con la Lazio. E poi il debutto in Champions con il Werder Brema, il grande Zanetti che mi lascia il posto. La società nerazzurra è eccezionale: mi è stata costantemente vicina, non ha nemmeno voluto rescindere il contratto, ancora oggi mantengo i contatti, soprattutto con il direttore Ausilio. Campioni come Zanetti e Cordoba mi hanno regalato parole bellissime e con tanti compagni delle giovanili non ci siamo persi: quello che vedo più spesso è Crisetig che adesso gioca a Crotone, è venuto pure a trovarmi alla scuola calcio"
Mattia Zangari