Ronaldo: "Francia '98? Alla gente piacciono le cospirazioni. Ma alla vigilia del 2002 non dormii per paura di un nuovo attacco"
Il "Fenomeno" Ronaldo si confessa al Financial Times. E nel corso dell'intervista parla degli avvenimenti vissuti quando ancora era sotto contratto con l'Inter, sebbene in Nazionale: la vigilia delle due finali Mondiali del 1998, con un attacco di epilessia a poche ore dalla partita, e quella del 2002. "Nella finale a Yokohama la partita fu alle otte di sera, come a Parigi - racconta il brasiliano -. Dopo la cena della vigilia tutti andarono a dormire e io pensavo solo: "Non voglio dormire, c...o". Ho cercato qualcuno con cui parlare e ho incontrato Dida. Gli ho detto: "Per favore resta con me". Non ho dormito per nulla perché temevo potesse succedermi di nuovo e lui restò con me tutto il tempo". Tornando alla finale del 1998, Ronaldo aggiunge che "alle persone piacciono le cospirazioni. Non fu la mia miglior partita, ma lottai e corsi. Ci sono giorni in cui non ti senti bene e altri tutto il contrario".
Spesso attaccato per il suo peso, Ronaldo ha risposto anche su questo tema. "Ci sono mobilitazioni per molte cose: i neri, i gay. Non ricordo nessuno che mi difendeva quando mi chiamavano ciccione ma non mi importa".