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Said Ahmed Said: "Adriano idolo, incredibile vederlo da bordocampo. Cassano? Una volta mi mandò a quel paese..."

di Mattia Zangari

Intervistato da Gazzetta.it, Said Ahmed Said ha ricordato il suo periodo all'Inter, club in cui approdò all'età di nove anni, ovviamente con tanti sogni in tasca: "Adriano era il mio idolo, ricordo un Inter-Roma 2-3 con sua doppietta mentre io ero a bordocampo a fare il raccattapalle - il suo racconto -. Un golazo su punizione, un altro al volo: quel giorno diventò il mio idolo. Vivere certe emozioni da bordocampo era incredibile. Una volta Cassano mi mandò a quel paese perché perdevo tempo anziché passargli il pallone. Ma a me Toldo aveva detto di fare così…".

Quando giocava nella Primavera nerazzurro, con lei c’erano talenti del calibro di Santon, Balotelli e Biraghi.
"E tantissimi altri. Di Gennaro, che adesso è tornato in nerazzurro, era il più giovane e il più divertente del gruppo. Supermario era un fuoriclasse e un ragazzo a modo, anche se a 16 anni aveva già il broncio. Era appena arrivato dal Lumezzane e, quando il mister gli chiedeva cosa lo infastidisse, lui rispondeva che era già pronto per la prima squadra… (ride, ndr)”.

Si è mai allenato con i big?
"Non sono mai stato chiamato, anche perché ho lasciato Milano prima di compiere 18 anni. Il giovedì, però, spesso sfidavamo l’Inter di Mou in partitella. Eto’o si fermava a darmi consigli, anche se il mio angelo custode era Muntari. Appena scoprì che avevo origini ghanesi, cominciò a prendersi cura di me". 


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