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Scifo: "L'Italia non ha programmato. Dell'Inter..."

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

Enzo Scifo è ora un imprenditore. Attraverso Facefootplayer.com favorisce i contatti tra domanda e offerta nel mondo del calcio. Ecco cosa ha detto alla Gazzetta dello Sport l'ex centrocampista dell'Inter. 

Il calcio italiano è in crisi?
"Ci siamo goduti gli anni d’oro senza preparare il futuro. Si paga il depotenziamento economico. Bisognava puntare di più sulla formazione, ma Conte sta valorizzando i giovani, perché lo meritano. Zaza, Immobile è tutta gente che ha fame, come me alla loro età". 

Chi le piace in Serie A? 
"Nainggolan è uno moderno. Vive di calcio. Mi piace il suo temperamento, si sa divertire in campo. Come Mertens, veloce, tecnico, feroce nel dribbling. Mi piace anche Verratti, con lui il calcio è spettacolo, nonostante a volte rischi troppo. Deve ancora migliorare per essere al top , ma gli manca poco». 

Segue sempre le sue ex squadre italiane? 
"Ventura fa un ottimo lavoro. Il Toro è rimasto quel club di passione che ho conosciuto io. Era un bell’ambiente con dei tifosi splendidi. L’Inter è di un’altra dimensione".

Ricordi? 
"Il mio primo gol in granata alla Cremonese: feci 2 dribbling e ritrovai fiducia in me stesso. Con Mondonico ci mettemmo le mani addosso, dopo un Roma-Torino. È un grande tecnico, ma duro. Poi facemmo pace e furono due anni eccezionali".

Con l’Inter andò peggio. 
"Ci arrivai a 21 anni, in un club di alto profilo. A Milano imparai cos’è il calcio di vertice e qualche gara bella la feci pure. Ma facevo finta di capire il senso dei fischi del Trap".

In Italia tornerà? 
"Il portale mi ha impegnato molto, ma ora voglio una panchina. Ho qualche contatto serio per la A, sarebbe un sogno per me, figlio di emigrati". 


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