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Sneijder ricorda: "Madrid 2010, sono davvero orgoglioso di quell'Inter"

di Christian Liotta

Intervistato da Uefa.Tv, Wesley Sneijder si lascia andare ai ricordi della finale di Champions League del 2010, dove l'Inter di José Mourinho è salita sul trono d'Europa: "Orgoglioso, sono semplicemente orgoglioso di aver alzato al cielo il trofeo". Poi, si parla delle emozioni vissute in quella sera a Madrid: "C'era molta tensione arrivando allo stadio, si vedeva sui volti di tutti. Ma io ero tranquillo, ho detto a tutti di approcciare quella partita come se fosse un match normale. I due gol? Sul primo Julio Cesar mi lanciò il pallone, io l'ho controllato poi ho visto Diego Milito correre verso l'area. Sapevo che se si fosse mosso verso l'area avrebbe segnato, e questo è ciò che accadde; lo avevamo preparato in allenamento. Di solito quando c'è una palla lunga io corro in avanti, ma quella volta fui capace di mettere la palla in mezzo e riusciamo a segnare. Sul secondo, eravamo sotto pressione perché loro stavano cercando il pareggio. Li abbiamo tenuti fuori aspettando un loro errore, ed è ciò che avvenne: rapido contropiede a coinvolgere più giocatori, movimento incredibile di Milito e 2-0".

Poi, il fischio finale di Howard Webb: "Non riesco a descrivere quello che mi passò per la mente in quel momento. Era come un sogno, non avevo mai provato un momento come quello. C'era gente che correva ovunque, fu un momento bellissimo. Non riesco ancora a credere di avere alzato al cielo la Coppa, sono immagini che non mi abbandoneranno mai. Sono tanto orgoglioso di quella squadra, quella sera siamo andati oltre ogni limite". 


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