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Toldo: "La mia Inter meritava qualche Scudetto in più. I momenti brutti non dipendevano da noi"

di Christian Liotta

L'ex portiere dell'Inter Francesco Toldo, parlando via Instagram a La Gazzetta dello Sport, racconta diversi aneddoti della sua esperienza con la maglia nerazzurra. Partendo dal celeberrimo episodio del 'gol' segnato alla Juventus a San Siro: "Gol mio o di Christian Vieri? Per me l'ha semplicemente sfiorata... Io dissi a Hector Cuper che se fossimo stati sotto a pochi minuti dalla fine sarei andato su e avrei chiesto di non essere fatto. E non ho commesso fallo su Gigi Buffon, anche perché l'arbitro era Pierluigi Collina, il migliore al mondo. Fu una cosa divertentissima, la ricordo ancora oggi con Bobo".  All'Inter, l'estremo difensore padovano ha vissuto tanti periodi belli, ma anche parecchi difficili, "che non dipendevano da noi, purtroppo... Ma parliamo di cose belle: quando conquisti un trofeo o una vittoria privata vuol dire che hai fatto fatica. Ma quella fatica è stata ripagata dai risultati". A proposito proprio di Cuper, Toldo ricorda: "Era un uomo molto duro, non aveva la prerogativa della tattica come Arrigo Sacchi o Roberto Mancini. Ma aveva la nostra stima, diceva le cose in faccia. Era una persona per bene, la sua caratteristica era battere la mano sul cuore al momento dell'ingresso in campo. In quegli anni avremmo meritato qualche Scudetto in più. Anche se in quel famoso 5 maggio bisognava agire diversamente...".

Toldo indica in Zlatan Ibrahimovic uno dei giocatori più forti coi quali mai abbia giocato, "anche se gli mancava sempre lo zampino per essere decisivo. Penso anche a Samuel Eto'o, quando arrivò all'Inter fu la nostra fortuna. Ronaldo? Ho giocato un anno con lui all'Inter e tante volte contro. Era forse il giocatore più forte, con la velocità e la furbizia da brasiliano stendeva ogni difesa. Peccato per quell'infortunio che lo ha seccato, ma tutto il mondo del calcio gli vuole bene". Quale portiere attuale assomiglia di più a Toldo? "Guardo poco le partite, ma Samir Handanovic ha qualcosa nella quale mi somiglia un po'. Poi c'è Alex Meret che ha grandi capacità, gli auguro di rimanere così com'è. E Gigio Donnarumma ha un fisico incredibile. Poi ogni portiere è diverso". C'è anche una battuta su Frank de Boer, suo avversario nella semifinale di Euro 2000 e protagonista di un'amara esperienza da tecnico dell'Inter: "In quel periodo lavoravo all'Inter ma per delicatezza non sono andato mai ad Appiano Gentile, tranne che nel giorno in cui fu esonerato. Nel calcio si prendono e si danno". Toldo conferma infine di essere stato vicinissimo al Barcellona: "La Fiorentina in quel momento rischiava il fallimento, stava vendendo tutti i migliori giocatori. Mentre ero al mare, seppi dal tg la notizia che mi avevano ceduto al Parma. Ma lì mi impuntai e chiamai il club, dicendo che se avessi lasciato la Fiorentina sarei andato in una grande squadra, al Parma non sarei andato. Poi sono andato all'Inter, e mi sono divertito". 


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