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Vieri tuona dopo l'accusa di frode fiscale: "Solo falsità contro di me". Poi parla il legale

di Egle Patanè

"Solo falsità contro di me e le mie società, nessuna esposizione col fisco e nessun conto in rosso. Ora denuncio". Tuona così Christian Vieri dopo la notizia circolata nella giornata di ieri secondo la quale Bobo dovrebbe risarcire di 150.000 euro lo Stato italiano di tasse relative a contenziosi fiscali risalenti agli anni 2015, 2016 e 2017. "Una cifra che avrebbe portato a 300 mila euro di rosso nei conti complessivi della 'Forestale I Bifolchi' amministrata insieme alla mamma Christiane Rivaux - come si legge su SM che riporta il chiarimento di Danilo Buongiorno, avvocato dell'ex attaccante dell'Inter: "La notizia riportata è falsa e ha contenuto apertamente diffamatorio". 

Con riferimento al fisco, precisa, "è semplicemente stata attuata per una società del Sig. Vieri (e per annualità pregresse) una semplice transazione consensuale e volontaria a fronte di un normale contenzioso (con formale contestazione da parte della società) e senza riconoscimento alcuno della benché minima responsabilità. La questione - aggiunge il difensore - peraltro è stata definita e risolta da tempo. Le frasi e le espressioni gravissime illegittimamente adottate nei confronti del Sig. Christian Vieri e di riflesso alle sue società (falsamente accusate peraltro di esposizione bancarie del tutto inesistenti, anzi le stesse sono dotate di ampia solidità economica facilmente dimostrabile), sono appunto false ed esiste inequivocabile prova documentale a favore del mio cliente. Bobo Vieri, quindi, diffida chiunque, mio tramite di adottare espressioni sconvenienti e diffamanti o dal riportare fatti o avvenimenti inveritieri; sia in relazione alla sua sfera privata che societaria".


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