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Zanetti: "Suarez tra i primi a credere in me, sentiva l'Inter come una famiglia"

di Stefano Bertocchi

"È un giorno triste per tutti gli interisti e per chi ama il calcio, era un giocatore straordinario". Comincia così il ricordo di Luisito Suarez che Javier Zanetti offre in collegamento con Sky Sport: "Quando Facchetti e Mazzola mi raccontavano le sue partite era un piacere sentirli, hanno dato grandi emozioni agli interisti. Io avevo un rapporto speciale con lui, è stato tra i primi a credere in me: era venuto in Argentina a vedermi, alla presentazione era nella Terrazza Martini ad aspettarmi. È un giorno triste, era una persona straordinaria. Era elegante dentro e fuori dal campo, quando si parlava di calcio capiva tanto ed era molto diretto. Lascia il ricordo di un senso di appartenenza nei confronti dell'Inter. Lui è stato anche per poco il nostro allenatore e si capiva come sentiva la maglia. L'Inter è una famiglia e lui la sentiva così, a me succede lo stesso dal primo giorno. Condivido i valori e il legame sarà sempre molto forte, sono interista dentro e con Luisito succedeva la stessa cosa. Quando arrivai all'Inter tutti mi parlavano della Grande Inter, uno quando vede questo subito si rende conto in quale società arriva. Parlare della Grande Inter è una cosa doverosa".


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