A tutto Hernanes: "Bravo Botta. Il mio nome..."
Giornata intensa dal punto di vista mediatico per Hernanes, dopo la presentazione alla stampa e i vari appuntamenti one to one, è arrivato per lui anche il momento di rispondere alle domande dei tifosi su Twitter, selezionando ovviamente quelle più interessanti (e scartando anche qualche provocazione assolutamente gratuita). Il primo pensiero è per Nagatomo, primo capitano giapponese dell’Inter, “grande giocatore e grande persona” scrive Hernanes. A un tifoso rispiega di chiamarsi “profeta” perché in Brasile usava rispondere ad alcune questioni riguardanti la Bibbia, ma ancora non ha deciso se c’è una persona speciale cui dedicare il primo gol: “Vorrei che fosse un momento spontaneo, da decidere al momento”. Scorrendo le tante domande (alcune già fatte in fase di conferenza) scopriamo poi che la squadra per cui tifava da piccolo è lo Sport Recife, che il suo eroe è suo padre, “Non ho visto una persona mai così buona”.
Chi ti ha impressionato di più della stagione del Triplete? “Diego Milito, Sneijder, Samuel Eto’o, Javier Zanetti e Julio Cesar”. E quello che ti ha impressionato di più al primo allenamento? “Ruben Botta”. Poi continua: “Seguo l’Inter da piccolo perché è una squadra che ha vinto molti titoli, ben conosciuta in tutto il mondo. Non ho mai avuto un idolo, però siccome volevo diventare mancino ne aveva uno che imitavo in tutto, Felipe Jorge (Fluminense). Mi piacciono le auto veloci e il cibo preferito sono fagioli, riso, carne, carbonara, matriciana, croissant, pizza, crostata, ecc.”.
Altra domanda interessante è il perché del nome Hernanes: “Lo ha scelto mio madre in onore del medico che mi ha fatto nascere”. “Mi sono allenato molto per riuscire a fare col sinistro quello che facevo già col destro. Aspettative? Vincere il più possibile. Cosa significano per me i colori nerazzurri? Un’impresa. Milan? Non mi risulta, ho scelto l’Inter perché voglio vincere anche io con questa maglia. Musica? Un po’ tutta ma in particolare gospel”.
Il miglior giocatore secondo te? “Messi”. Chi porteresti con te dalla Lazio? Cosa pensi di Mazzarri? “Dias. Mazzarri è un grande allenatore, è anche uno dei motivi che mi ha spinto a venire qui”. Cosa sogni di vincere con l’Inter? “Un’altra tripletta”. Come passi il tempo libero? “Gioco con i miei figli e vado al cinema con mia moglie”. Ti piacciono più gli assist o i gol? “Mi piace fare assist ma più segnare”. Se Kovacic ti cedesse la 10 il prossimo anno la prenderesti? “No perché l’8 è la mia identità”. Il ricordo più bello? “Il mio primo scudetto in Brasile, non so se più bello ma sicuramente il più forte”. Cosa sai dell’Indonesia? “Il mio agente è nato in Indonesia”.