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Acerbi: "Ecco perché parlo solo ora. Il campo zona franca? Non dovrebbe, ma..."

di Redazione FcInterNews.it

Nella lunga intervista al Corriere della Sera, Francesco Acerbi spiega perché parla solo ora di quanto avvenuto durante Inter-Napoli con Juan Jesus. "Perché avevo fiducia nella giustizia e non volevo rischiare di alimentare un polverone che era già enorme. Adesso che c’è una sentenza, vorrei dire la mia, senza avere assolutamente nulla contro Juan Jesus, anzi è il contrario perché sono molto dispiaciuto anche per lui. Ma non si può dare del razzista a una persona per una parola malintesa nella concitazione del gioco. E non si può continuare a farlo anche dopo che sono stato assolto".

"Il campo una zona franca? Non dovrebbe esserlo, ma si sente un po’ di tutto, anche se ci sono quaranta telecamere - dice ancora Acerbi -. Se l’arbitro dovesse scrivere con carta e penna tutto quello che sente, dovrebbe correre con lo zaino. Però finisce sempre lì, altrimenti diventa tutto condannabile, anche gli insulti ai serbi, agli italiani, alle madri".


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