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Acerbi: "Mi sento bene, mi sono sempre allenato. A Plzen ho faticato meno, a Udine di più"

di Christian Liotta

Dopo la partita contro l'Inghilterra, il difensore dell'Inter Francesco Acerbi parla ai microfoni di Rai Sport in primo luogo di questa vittoria importante per gli Azzurri: "Volevamo vincere per il nostro pubblico, dimostrare che ci siamo ancora e che la flessione è andata via. Volevamo fare una gara gagliarda, cercare di farli giocare poco e abbiamo fatto una buonissima partita specie di squadra. Il gol mi è piaciuto tantissimo, ma quello che volevamo era la prestazione di squadra. Ormai se non fai gioco di squadra, se non lottiamo tutti insieme e non siamo umili rischi di perdere con tutte. La dimostrazione è stata la mancata qualificazione ai Mondiali: puoi mettere la sfortuna e tutto, ma il mea culpa va fatto".

La difesa a tre vi ha dato maggiore sicurezza?
"Penso che l'80% degli allenatori in Italia giochi a tre, penso abbiamo gli interpreti per giocare così e penso sia andata bene".

Come ti sei trovato dopo tre partite in pochi giorni?
"La prima contro il Viktoria è andata bene, la fatica è venuta meno. A Udine si è sentita di più, questa settimana mi sono allenato il giusto perché mi sono sempre allenato tutti i giorni da quando ho finito con la Nazionale il 15 giugno, da solo quando ero alla Lazio poi dieci giorni a Milano a casa. Mi sono tenuto bene e questo paga. Oggi mi sento bene".

In conclusione, Acerbi fa i saluti alla moglie "che mi sopporta, sono un cagaca..o" e ad un suo amico. 


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