Akanji: "Ecco il mio compito nell'Inter. Se potessi ruberei la qualità tecnica di due miei compagni"
"Mi sono innamorato del calcio grazie a mio padre. Io e mia sorella andavamo a guardarlo quando giocava e proprio per questo ho iniziato ad allenarmi anche io". Inizia così il racconto di Manuel Akanji per il matchday programme di Inter-Liverpool.
"Sono sempre stato un gran lavoratore, una persona positiva e tranquilla. Amo da sempre giocare a calcio, il mio compito è difendere e servire al meglio i miei compagni: per me è fondamentale mettermi al servizio della squadra", aggiunge lo svizzero, che notoriamente ha una passione per la matematica. "A scuola ho scoperto di essere bravino a fare i conti; quindi, ho cominciato ad allenarmi sempre di più sui calcoli e sono migliorato molto: mi allenavo con tutti i numeri che vedevo in giro!".
"La qualità che più mi ha aiutato è la fiducia in me stesso e nelle mie potenzialità - dice ancora Akanji -. Se potessi “prendere” una qualità da un mio compagno direi la tecnica di Zielinski perché sa giocare molto bene con entrambi i piedi o anche quella di Mkhitaryan".