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Alborno: "Lavoro duro per arrivare al top. L'Inter..."

di Alessandro Cavasinni
Fonte: ultimahora.com

Rodrigo Alborno è arrivato in estate all'Inter e, dopo un periodo di ambientamento, si sta ritagliando uno spazio importantissimo nella Primavera di Andrea Stramaccioni. Arrivato con il soprannome di 'Ronaldo paraguaiano', il mancino sta rivestendo più il ruolo di difensore esterno che di ala. Ecco la sua intervista al portale Ultimahora.com, in cui spiega i suoi primi mesi italiani.

 

Stai giocando quasi tutte le partite con la tua squadra. Come sono stati questi sei mesi?
"Per fortuna, tutto molto bene. Le cose stanno andando bene e ne sono felice. Spero continui così".

L'avresti mai immaginato all'inizio?
"Ho sempre sognato di giocare in Europa, ma non mi sarei mai immaginato di arrivare qui già a 18 anni; è ciò che ho sempre sognato e con molti sacrifici sono riuscito ad arrivare all'biettivo già così presto".

Hai la possibilità di giocare con la prima squadra a partire dalla prossima stagione?
"Certamente, le possibilità ci sono; ora devo dimostrare di meritarmi questa squadra. Proprio per questo sto lavorando duramente per essere inserito in prima squadra il prima possibile".

Quale sogno vorresti realizzare nel calcio italiano?
"La verità è che mi piacerebbe vincere tutti i tiroli: so che non è facile, però è quello che mi piacerebbe. Poi è chiaro che qui vogio crescere come giocatore e imparare cose nuove in un calcio così competitivo come quello italiano ed europeo in generale".

Come trascorri la giornata?
"Qui sto molto bene, questa è la verità. Di norma il mio giorno scorre via con mio padre a fianco, tutto molto tranquillo".

Com'è l'inverno in Lombardia?
"Questa è la cosa che più mi ha scioccato, perché non avevo mai sentito tanto freddo prima d'ora. Però si tratta comunque di una nuova esperienza e devo abituarmici".

Quando non ti alleni o non giochi, cosa fai?
"Con mmio padre visitiamo posti luoghi, andiamo in centro a Milano, passeggiamo. Se poi resto a casa, ascolto musica, gioco alla Playstation o navigo su internet".

Cosm'è cambiato la tua vita da quando sei in Italia?
"Provengo dal quartiere Obrero, di Asuncion. La mia vita praticamente è cambiata in tutto, semplicemente perché sono venuto a vivere in uno dei Paesi più importanti d'Europa. Qui è tutto completamente diverso, ma non dimenticherò mai il luogo dove sono nato. Resterò sempre umile, e ringrazio Dio ogni giorno per questa opportunità così grande che mi ha regalato".

Il sogno più grande resta quello di vestire la maglia della nazionale del Paraguay.
"Per me è un sogno vestire la cascca della Selección. Per realizzarlo devo fare soltanto quello che sto già facendo: lavorare duramente".


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