Ancora Zielinski: "Giocare nell’Inter mi fa sentire un ragazzino. Ma il mio sogno è un altro"
Lunga intervista di Piotr Zielinski a Il Quotidiano Sportivo, dove il centrocampista nerazzurro dopo aver spiegato perché l'Inter e raccontato sogni e ambizioni (LEGGI QUI), dà voce anche al lato più strettamente umano.
Dal calciatore Zielinski al bambino Piotr: a 8 anni condivideva la sua stanza con altri coetanei accolti dalla sua famiglia. Successivamente, coi primi stipendi, lei ha comprato appartamenti a Zabkowice trasformandoli in orfanotrofi. Un gesto bellissimo.
"Il merito è dei miei genitori che ospitavano altri bimbi. Con loro non avevo problemi, anche se qualcuno dice che nascondessi i miei giocattoli (sorride, ndr). Ora è un piacere tornare a casa, regalargli qualcosa e giocare a calcio con loro".
La sua associazione si chiama Peter Pan. Si sente anche lei un Peter Pan, il bimbo che non smette di sognare?
"Io cerco di divertirmi e trovare questo bambino dentro di me. Giocare nell’Inter mi fa sentire un ragazzino e non so se nei miei sogni lo immaginavo".
Però il suo sorriso si spegne di fronte a certi eventi, come la guerra: agli spareggi per i Mondiali, disse chiaro al mondo 'con la Russia non giochiamo'.
"Non solo io, tutta la nazionale. Questa guerra non è una bella cosa, so quanto soffrono i miei amici ucraini. Molti sono venuti in Polonia e gli abbiamo offerto un lavoro e un tetto".
Ma la sua gente ha paura che il conflitto possa allargarsi?
"Un po’ sì. Qualche mese fa delle bombe sono cadute in Polonia. Speriamo che la guerra finisca, noi ci sentiamo protetti ma purtroppo sappiamo com’è la Russia".
E sotto l’albero cosa vorrebbe 'Piotr Peter pan'?
"La pace, solo la pace nel mondo".
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