Antonello: "Successi non improvvisati fuori e dentro il campo con Suning. La mission..."
Fonte: Tuttomercatoweb.com
Ospite oggi al 'Social Football Summit 2023', in scena all'Olimpico di Roma, Alessandro Antonello, CEO Corporate dell'Inter, ha parlato così dal palco dell'evento. Cominciando dal concetto di sostenibilità nel calcio moderno: "E' un termine che sembra scontato, ma che è sicuramente salito alla ribalta con la pandemia. Il calcio europeo ha sofferto 7 miliardi di perdite, fermandoci a quello italiano una perdita di sistema di più di un miliardo - le parole del dirigente nerazzurro riportate da Tuttomercatoweb.com -. Qui è intervenuta la Uefa con nuove regole, lanciando le Financial Sustainability Regulations. Regole più stringenti da una parte, ma che hanno permesso ai club più danneggiati dalla pandemia di riprendersi gradualmente. La solvibilità deve essere uno dei cardini del sistema, altrimenti questo rischia di implodere. Prima si era focalizzati sulla crescita dei ricavi, ma ora la gestione dei costi è fondamentale. Tutte queste regole servono a garantire equilibrio del calcio. Come club, dal punto di vista strategico abbiamo sempre voluto declinare le due dimensioni: competitività e sostenibilità finanziaria, spesso non allineate, ma che noi con grande sforzo abbiamo voluto perseguire. Un percorso nato anni fa, i successi fuori e dentro il campo non sono improvvisati e nascono dopo l’acquisizione del club da parte di Suning. La nostra mission era quella di riportare i successi in ambito sportivo con un investimento graduale nella rosa per essere competitivi, ma lavorare anche in modo esterno al campo con una strategia mirata ad allargare la nostra fan base".
Come si coniugano i due aspetti?
"I risultati sportivi sono fondamentali perché amplificano quanto si fa dietro le quinte. Oggi dopo le ultime partite di Champions siamo ottavi nel ranking Uefa, quando abbiamo intrapreso la nostra strategia invece eravamo 45esimi. E' il frutto del lavoro di questi anni ma speriamo che il bello debba ancora venire".
Quali gli obiettivi per il futuro?
"Il percorso di sostenibilità è un percorso che terremo ben presente nelle prossime stagioni. Un percorso inevitabile per tutti, non solo per l’Inter. Tutto questo non andrà mai a discapito della performance in campo. Ci aspettiamo, quindi, di ridurre ulteriormente le perdite del club tramite gli obiettivi raggiunti sul campo".
La questione stadio.
"Stiamo lavorando a un nuovo San Siro. L’infrastruttura evidenzia segni tangibili di inadeguatezza rispetto a quelle delle big europee. Stiamo ancora perseguendo questa strada, dove oggi registriamo un ulteriore slittamento. La sentenza del TAR sul vincolo al secondo anello è stata rinviata a dicembre perché la sezione che doveva discutere il tema non era quella adatta. Il messaggio da lanciare è che in Italia ci si trova a dover combattere con un sistema amministrativo che non agevola gli investimenti. Siamo felici per l’assegnazione dell'Europeo, ma noi è dal 2019 che lavoriamo a un progetto stadio e ci servono tempi certi per colmare un gap con le top europee. Il progetto San Siro oggi è in stand by".
Lo stadio a Rozzano.
"Strada percorribile, quell’area è di proprietà della famiglia Cabassi con la quale abbiamo un'esclusiva fino al 2024. Oggi stiamo facendo tutte le valutazioni che devono essere fatte, da tutti gli advisor. Unica criticità che vediamo è quella relativa al traffico essendo già un’area abbastanza congestionata. Di conseguenza, edificando uno stadio, ci potrebbero essere problemi. E' comunque un'area idonea s ospitare non solo uno stadio, ma anche tutte quelle attività legate a esso. Vorremmo mettere anche la nostra sede, attività per la cittadinanza e dare un contributo alle città di Rozzano e Assago. Il nostro obiettivo è mettere a disposizione infrastruttura e servizi per la cittadinanza".
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