Arabia Saudita padrona del mercato, Gravina: "Non è un bello spot, si perde l'appartenenza"
Fonte: ADNKronos
A margine del Consiglio Federale, il presidente della FIGC Gabriele Gravina parla dell'introduzione della VAR a partire dai quarti degli Europei Under 21, decisione arrivata dopo lo scempio perpetrato dall'arbitro Lindhout in Francia-Italia: "Dopo la gara c'è stata solo una riflessione mia personale che ho fatto con ragazzi e addetti ai lavori. Non potevo lasciar cadere come se fosse un fatto personale legato alla nostra Nazionale. Mi sono posto un tema oggettivo perché l'Italia, o qualunque altra squadra, dai quarti non ha più la possibilità di recuperare con altre gare essendo ad eliminazione diretta. Mi sono permesso di fare una riflessione con gli organi competenti; c'era già un'idea, ma andava sollecitata".
Gravina ha anche usato toni critici verso il ciclone Arabia Saudita che sta travolgendo il calciomercato: "Non è uno spot carino per il calcio. E il calcio, non essendo escluso dal fenomeno della globalizzazione, è soggetto a tensioni di mercato continue a livello internazionale. Dispiace che si possa seguire solo il flusso di denaro. Si sta perdendo il radicamento al territorio e l'appartenenza ai club: c'è un mercato di soggetti che hanno voglia di veicolare sempre di più gli atleti, sganciandoli da impegni contrattuali a fronte di vantaggi economici. Questo fa saltare gli schemi. Per chi, come me, ama la dimensione del mondo diversa da quella economica e che è quella che ci sta dando forza di progettualità in questo periodo è chiaro che questo non è un percorso che condivido, ma purtroppo bisogna tenerne conto".
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