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Ausilio: "Per ricostruire serve tempo e lavoro. Sono un figlio dell'Inter"

di Antonello Mastronardi
Fonte: dall'inviato di FcInterNews Mattia Zangari

A margine della festa per i 110 anni dell'Inter all'Hangar Bicocca, anche il ds nerazzurro Piero Ausilio è stato intercettato dai cronisti presenti all'evento. Ecco le sue parole: "Quella dell'Inter è una bellissima storia. Per me è un orgoglio farne parte da più di 20 anni, cercherò di continuare a farlo nel migliore dei modi con rispetto del ruolo. Per ricostruire bisogna solo aver un po' di pazienza: nel calcio, come nella vita, ci sono i cicli, e ne abbiamo avuto uno molto vincente di recente. Poi ci sono stati due passaggi societari. Chi sono i campioni del passato che mi avrebbe fatto piacere acquistare? Aver avuto la fortuna di conoscere Ronaldo è una gran cosa. quando Moratti ha avuto la capacità e la forza di portare un campione così all'Inter, fu davvero un momento importantissimo; anche Matthaus, poi, farebbe comodo a questa Inter. Il presente? Da qui a fine anno ogni gara è un insidia, cercheremo di far bene in ogni gara a partire dal Napoli per arrivare più in alto possibile, cioè in Champions League. Serve fiducia perché c'è una proprietà seria e gente seria che lavora. Non si può pensare nel calcio di vincere da subito, ma costruire col tempo e con metodo a partire dalle strutture fino ai calciatori, che sono l'ultimo tassello. Anche per i cicli vincenti son serviti anni ed organizzazione. C'è management e struttura importante che si sta creando, un grandissimo allenatore e ottimi calciatori".


Ausilio, Inter110


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