Barça-Inter, triplice fischio: pazzi e ruggenti, che ipoteca sugli ottavi. E riecco il miglior Lautaro
La cosa più bella, che poi è anche la più brutta se vogliamo, è il sentimento col quale l'Inter esce dal Camp Nou: con la sensazione di aver giocato una partita clamorosa e di aver visto sfuggire una vittoria che solo al novantesimo sembrava suggellata. Il blitz di Robin Gosens sulla combinazione André Onana - Lautaro Martinez, con tutta la panchina entrata in campo per festeggiare, sembrava l'ultimo chiodo a questo match incredibile. Invece, Robert Lewandowski si è ribellato e poco dopo ha trovato il 3-3, un pareggio che comunque, stando ai freddi numeri, va benissimo all'Inter che mantiene i tre punti di vantaggio sui catalani e ora deve fare semplicemente il proprio dovere contro la cenerentola Viktoria Plzen per mettere il sigillo sugli ottavi di finale. Che sarebbe potuto arrivare anche stasera, se solo Kristjan Asllani non avesse pregustato una gloria preventiva trovandosi tutto solo davanti a Marc André Ter Stegen sparandogli addosso la palla del 4-3.
Piange per lo sconforto al triplice fischio il giocatore albanese, che ha vissuto una clamorosa sliding door con le porte che si sono chiuse all'ultimo istante. Ma superato il magone per l'episodio, anche lui potrà forse gioire per un risultato che vale davvero quanto l'oro. Soprattutto perché l'Inter ha dimostrato di avere i tratti da grande, specie nella ripresa quando ritrova, come per incanto, il miglior Lautaro Martinez: il Toro si sblocca con un capolavoro su assist di Hakan Calhanoglu, poi serve a Gosens (su lancio da dieci e lode di Onana) l'assist per il 3-2 e lancia proprio lui Asllani nell'occasione della volata finale. La notizia più bella è sicuramente questa per Simone Inzaghi e per tutta l'Inter, che mercoledì 26 avrà il match point per entrare nella Top 16 europea.