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Bastoni: "La firma con l'Inter uno dei momenti più belli della mia vita"

di Andrea Pontone

Il prestito al Parma, la firma con l'Inter e il mito di Sergio Ramos. Alessandro Bastoni, intervistato dalla Gazzetta di Parma, ha raccontato molti retroscena sulla sua carriera. A partire dagli esordi: "Facevo 130 chilometri all'andata e 130 al ritorno da Casalmaggiore a Bergamo, in macchina con mio padre, tutti i giorni che avevo allenamento e per le partite delle squadre giovanili dell'Atalanta di cui faccio parte da quando avevo solo sette anni. Se sono arrivato in serie A devo ringraziare la mia famiglia per tutti i sacrifici che ha fatto per farmi coltivare questo sogno. Non era però facile neanche per me: uscivo prima da scuola, mangiavo un panino in viaggio e tornavo a casa alle otto di sera".

E ora giochi di fianco ad un centrale come Bruno Alves.
"Bruno è un grande. Quando ha preso la fascia da capitano nello spogliatoio ha fatto un discorso bellissimo chiudendo con "Sono arrivato fino qui e ora auguro a tutti voi di fare una carriera migliore della mia”. Nonostante la sua carriera importante è molto umile".

A quale calciatori ti ispiri?
"Sergio Ramos mi piace tanto per come si muove al centro della difesa, sempre elegante e con grande calma. Penso e spero che si possa diventare un top player pur senza essere “figli di buona donna” perché non so se ne sarei in grado. Per ora non è nelle mie corde".

Come ti trovi al centro della difesa crociata?
"Ho dovuto resettare la testa perché il modo di difendere è completamente diverso. Lo staff tecnico del Parma mi ha insegnato tanto in questi mesi. A Bergamo l’atteggiamento di tutta la squadra è più offensivo, qua aspettiamo di più e bisogna posizionarsi bene in ogni frangente".

Sei giovane, stai ancora studiando?
"Quest’anno dovrei completare il liceo scientifico. Riesco a frequentare solo il lunedì e il martedì in una scuola privata a Mantova. I miei genitori ci tengono molto e credo che un diploma nel cassetto possa sempre servire quando smetterò di giocare".

Chiudiamo con un momento importante nella tua carriera: la firma con l'Inter.
"Sicuramente uno dei momenti più belli della mia vita. Figurarsi poi che mio padre è tifoso interista da sempre. Ricordo che il mio procuratore, Tullio Tinti, mi ha dato appuntamento in un autogrill e quando mi ha visto mi ha chiesto senza tanti giri di parole: "Vuoi andare all'Inter?". Ci ho messo veramente poco a rispondere...".


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Domenica 15 dicembre