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Bayern, Rummenigge: "Riscatto Perisic? Non ne abbiamo parlato, ma c'è una clausola"

di Stefano Bertocchi
Fonte: Gazzetta.it

Il Bayern Monaco riscatterà Ivan Perisic dall'Inter? Incalzato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, Karl-Heinz Rummenigge, Ceo del club bavarese, preferisce non sbilanciarsi sull'argomento: "Non ne abbiamo ancora parlato, abbiamo una clausola da considerare credo entro la fine di maggio" dice Kalle, rinviando così ogni decisione alle prossime settimane.

L'ad del Bayern ha detto la sua sulla conclusione della stagione: "Deve essere portata a termine. Per due motivi: il primo riguarda il lato sportivo, perché vanno definite le classifiche. Siamo alla 26esima giornata, ne mancano nove, vanno decisi i verdetti, dallo scudetto alle retrocessioni e promozioni. Poi c’è il lato più importante, l’aspetto economico. Tutti quanti in Europa scontiamo il fatto che l’incasso è proprio zero. Abbiamo delle spese alte, soprattutto per il salario dei giocatori. Spero che si finiscano e che si debbano finire tutte le competizioni. Se non si finisce oltre 30 giugno dobbiamo continuare a luglio e al limite anche in agosto. Dobbiamo finire la stagione, è un dovere per tutti. Sono ottimista perché quando si potrà finire il campionato si potrà concludere anche la Champions, perché ho visto che stanno lavorando tutti a un calendario improvvisato, perché non sappiamo ancora quando si potrà o si dovrà ricominciare". 

"Da lunedì scorso si può fare allenamento sul campo a piccoli gruppi - continua Kalle -. Noi li dividiamo in quattro, i giocatori vengono già cambiati da casa, ciascuno da solo, poi vanno in campo anche se non è un allenamento normale. Tatticamente c’è poco o niente, però almeno fanno qualcosa. La società ha chiesto ai giocatori di rinunciare al 20% del compenso nel mese di aprile, hanno accettato. Serve solidarietà e unione". Come tra i grandi club europei: "Ho sentito Andrea Agnelli, presidente dell’Eca, quando era in quarantena, quando l’Europeo doveva essere spostato da questa estate alla prossima. Poi non più, ma non c’è problema. Dobbiamo pensare a come le grandi possano dare una mano al calcio europeo, in qualsiasi modo, perché il problema tocca tutto l’ambiente, mette in difficoltà grandi, medie e piccole società".


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