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Bergomi: "Tutti criticano il turnover di Inzaghi, ma nessuno parla di Thiago Motta. E su Arnautovic e Dimarco..."

di Egle Patanè

Dopo le parole al miele spese a favore di Marko Arnautovic da Borghi e Caressa nel salotto di Sky Sport, anche Beppe Bergomi, presente ieri nel post-gara di Europa League Show e al commento tecnico di Inter-Stella Rossa, ha esaltato l'attaccante austriaco: "Io so l’importanza di questo ragazzo nello spogliatoio, i compagni gli vogliono bene e i fischi sono ingenerosi perché dei quattro giocatori davanti è quello che ha più fantasia, che rischia di più la giocata rischiando il colpo di tacco, quello che ti manda in porta come ha fatto con Mkhitaryan… Poi sbaglia, perché nel primo tempo quando ruba palla a Taremi deve rimanere largo e invece stringe e poi non permette di finalizzare, però è uno generoso. Poi siccome qualche critica è arrivata, ma c’è da dire che 60 minuti c’è stata partita. L’Inter a inizio secondo tempo andava a prenderli in contropiede, perché continuava ad andare a sbattere, poi il secondo gol ha tranquillizzato la squadra, ma fino a quel momento c’è stata partita".

Sul turnover di Inzaghi:
"Fa sempre discutere il turnover di Inzaghi, ma Thiago Motta fa mica sempre la stessa formazione? No. Poi, per anni si è parlato per anni delle sostituzioni di Inzaghi, ma poi hanno cominciato a imitarlo tutti per i gialli". 

Giocatori imprescindibili?
"Non solo Calhanoglu. Anche Dimarco è uno di questi. Se non gioca lui, gioca Carlos Augusto e ce l’hai nella corsa ma non nella qualità, perché Dimarco sembra abbia le mani al posto dei piedi perché crossa in una maniera da darti sempre la palla giusta e lo sviluppo della manovra arriva sempre bene".

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