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Berti: "Stasera vinciamo! Rigori, basta nascondersi"

di Redazione FcInterNews.it
Fonte: dall'inviato Gianluca Scudieri

A margine dellla chat con i tifosi direttamente dalla sede dell’Inter, Nicola Berti si è concesso ai microfoni di Inter Channel e FcInterNews.it. Ecco le sue risposte:

Considerato l’entusiasmo ormai sei considerato un’icona per gli interisti.
“Fa piacere di essere, devo solo ringraziare visto che è una vita che non gioco più e ogni volta che vengo allo stadio mi trattano come se fossi ancora un giocatore e questo mi riempie di gioia. Non smetterò mai di ringraziare. Evidentemente sono ancora uno di casa, in quanto interista”.

Cosa pensi del fatto che Thohir stia puntando alle radici dell’Inter?
“Credo sia giusto così, succede in ogni parte del mondo, soprattutto negli Usa tra basket, football. Fanno sempre dei ritrovi, ogni anno, con i vecchi sportivi, sono cose che si tramandano di generazione in generazione e oggi con la tecnologia è più facile vedere quel che si è fatto. Sono cose che devono essere legate alla storia dei club.

Berti come Jordan dei Bulls?
“Ma no, io sono molto più in alto (ride, ndr)!”.

Come finisce stasera?
“Vinciamo 2-0 con doppietta di Icardi”.

Tu credi molto in Icardi.
“Sì, è un pazzerello, mi piace. Ha potenzialità straordinarie”.

Mazzarri dice che è il momento per lasciare la tattica e puntare sulla qualità individuale.
“Basta tattica, bisogna pedalare, darci dentro col cuore e far gol”.

Domanda di FcIN: Thohir sta puntando su giocatori in Premier, per riportare a livello di immagine qualcosa al calcio italiano. Tu hai fatto il percorso inverso. Qual è la differenza?
“La differenza è che adesso dobbiamo accontentarci, vedremo chi arriverà dalla Premier, da lì si riesce a prendere qualcuno di buono. L’ideale per la nostra squadra sarebbe Dzeko, ma costa tanto”.

Ancora FcIN: gli attaccanti aiutano a segnare, ma non va sottovalutato il discorso dei rigori.
“Non mi piace nascondermi dietro a queste cose, chiaramente ce ne mancano ma siamo l’Inter. Era giusto farlo prima, ma adesso basta ripetere le stesse cose”.


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