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Bonolis: "All'Inter non esistono titolari e panchinari, ecco cosa penso di Frattesi". Poi incensa Conte

di Egle Patanè

Come sta l’Inter? Che idea ti sei fatto da tifoso? A rispondere è Paolo Bonolis, incalzato da Sky Sport, presente al Foro Italico in occasione di un evento benefico, sulla sua Beneamata in vista della sfida all'Olimpico tra i campioni d'Italia e la Roma. "Mi sono fatto l’idea di una squadra forte come lo era lo scorso anno, però ci sono anche altre squadre forti, che si sono rinforzate ulteriormente. Sarà un campionato più equilibrato, ci sono vantaggi nel giocare le Coppe e vantaggi nel non partecipare alle Coppe. Bisogna vedere a livello mentale chi saprà gestire meglio queste due diverse soluzioni di comportamento calcistico perché partecipare ti affatica, non partecipare ti fa rabbia e metti tutto nell’unico appuntamento settimanale e se le cose non vanno benissimo si può cadere nella mortificazione. Non lo dico questo per i tifosi del Napoli che, per l’amor del cielo, se la godano. I partenopei hanno una squadra fortissima, hanno un allenatore fortissimo, come lo abbiamo noi, anche la Roma, la Juventus, il Milan… Insomma è un bel campionato, vedremo. Non so cosa succederà domenica, ma io spero tanto una cosa" ha detto il noto tifoso nerazzurro.

Sarai allo stadio?
"Non lo so".

Su Frattesi e Dimarco:
"Per una squadra come l’Inter è importante che nessuno si senta titolare o panchinaro, anche perché un giocatore che entra dalla panchina e ti risolve una partita talvolta è più importante di un titolare. Non è importante chi entra prima e chi entra dopo, ma l’importante è creare una mente alveare con tutti gli stessi obiettivi e determinazione. Poi le situazioni del campo, gestite dall’allenatore, portano taluni a giocare prima altri a entrare dopo, a giocare in alcune competizioni di più e in altre di meno. È così che si fa in una squadra, se no si gioca di risentimenti anziché a pallone".

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