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Borja: "Inter, sono il tuo 12esimo titolare. Non so se chiudo la carriera qui"

di Mattia Zangari

"Il mio inizio di campionato è stato un percorso. Ho fatto pochi giorni di preparazione quest’estate, quindi è normale che all’inizio giocassi poco. Piano piano ho trovato più spazio. Ora sto bene. Sì, si può dire che sono il dodicesimo titolare ma è una questione di squadra, non di titolari. Io aiuto come posso, è bello anche entrare ed essere incisivo dalla panchina". Intervistato da Dazn a due giorni da Inter-Frosinone, Borja Valero parla così dell'avvio della sua seconda stagione all'Inter. 

"Mi piace di più giocare regista perché tocco di più la palla - ha aggiunto lo spagnolo -. Però anche sulla trequarti mi trovo bene. I tifosi mi chiamano 'Sindaco'. È una cosa che viene da Firenze. In spogliatoio sono semplicemente uno che dà qualche consiglio perché ho qualche anno in più".

Il discorso, poi, si sposta sulla Nazionale spagnola: "Da un lato essere nato nel periodo di Xavi e Iniesta mi è stato sconveniente, perché ho giocato poco con la Spagna. Ma dall’altro, è stata una goduria giocare con loro ed essere tifoso di quella squadra lì. Non so se chiuderò la carriera qui. Ma dopo farei volentieri il golfista più che l’allenatore, anche se non chiudo nessuna porta". 

Si ritorna, quindi, alla sfida che attende i nerazzurri in campionato dopodomani: "La cosa più importante contro il Frosinone sarà riprendersi dopo l’Atalanta. Dobbiamo stare uniti".

Chiosa dedicata al passaggio di Cristiano Ronaldo alla Juve: "Mio figlio era un po’ arrabbiato quando Ronaldo è andato alla Juve, perché tifa molto il Real Madrid, come me e mia moglie".

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